SAONARA - Per lo Stato era una donna povera, senza lavoro e bisognosa di denaro per sbarcare il lunario ed unire il pranzo con la cena. Una delle tante persone che da quando...
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Lo hanno scoperto i carabinieri della stazione di Legnaro del maresciallo Marialdo Rossin impegnati in alcuni accertamenti relativi ad altri presunti reati. Nei guai è finita N.C. di 40 anni, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. È stata denunciata per aver omesso di comunicare le reali informazioni inerenti il suo reddito, non dichiarando di essere intestataria e proprietaria di beni materiali e titolare di partita Iva. Ora sarà l'autorità giudiziaria a decidere come proseguirà l'attività. L'indagata rischia di dover restituire quanto ricevuto illecitamente dallo Stato oltre all'immediato azzeramento del sussidio mensile. Potrebbero anche scattare sequestri legati alle sue proprietà.
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LA SORPRESA
I militari dell'Arma nel maggio dello scorso hanno ricevuto alcune segnalazioni da parte di privati che segnalavano comportamenti anomali da parte di N.C. sul fronte della compravendita di auto. Da questo appiglio i carabinieri sono voluti andare a fondo fino a scoprire la sorpresa del reddito di cittadinanza. La famiglia di B.C. è molto nota non solo a Saonara, ma in tutta la cintura padovana per l'attività imprenditoriale svolta. Più di un residente a Saonara avrebbe manifestato in Comune il proprio malessere per comportamenti non del tutto corretti messi in atto negli ultimi anni dai componenti della famiglia. Schiamazzi notturni, auto che sfrecciano a tutte le ore del giorno e della notte e un continuo passaggio di persone. Insomma, uno stato di insofferenza che avrebbe creato più di un disagio alle famiglie che vivono in quell'area. Toccherà all'amministrazione comunale ora comprendere quali problematiche ci siano e prendere gli opportuni provvedimenti.
Leggi l'articolo completo suFinto povero per il fisco: nel caveau aveva un milione e mezzo di euro
Nullatenente per il fisco, ma non per la Guardia di finanza che è riuscita a sequestrare a un imprenditore brianzolo un milione e mezzo di euro nascosti in un caveau.
Sigilli anche per sei immobili intestati alla moglie del finto povero.
Quotidiano Di Puglia