Procedibilità d'ufficio e arresto in flagranza, l'avvocato pugliese La Scala in Commissione alla Camera

Procedibilità d'ufficio e arresto in flagranza, l'avvocato pugliese La Scala in Commissione alla Camera
Si cerca di approvare con procedura d’urgenza, il disegno di Legge n. 831 proposto dal ministro Carlo Nordio, “Norme in materia di procedibilità...

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Si cerca di approvare con procedura d’urgenza, il disegno di Legge n. 831 proposto dal ministro Carlo Nordio, “Norme in materia di procedibilità d’ufficio e di arresto in flagranza”, - relativo ai reati nei quali sia contestata l’aggravante del "metodo mafioso", del terrorismo o dell’eversione e all’arresto in flagranza in mancanza di querela - è stato tema di discussione in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati.

Le audizioni in Commissione Giustizia

Tra gli invitati a presentare il proprio parere anche l'avvocato barese Antonio La Scala che si è detto d'accordo sulla procedibilità a querela per alcuni reati, meno per altri. Nello specifico il disegno di Legge Nordio - e questo è l'aspetto che lo vede in linea con il testo proposto dal Ministro - prevede che venga ripristinata la procedibilità d'ufficio, e non più a querela, per tutti i reati di violenza, lesione, minaccia quando vi è l'aggravante mafiosa.

«Un aspetto che mi trova d'accordo - ha detto il legale a margine dell'audizione - Nei casi di arresto in flagranza, invece, la Cartabia prevede che la persona offesa debba fare la denuncia perché le forze dell'ordine possano procedere. Nordio invece propone di distinguere due casi». E cioé se la vittima si trova sul posto in cui è stato commesso il reato o se sia, invece, lontana. «Faccio un esempio - aggiunge il legale - Il furto in appartamento di una famiglia che in quel momento si trova in vacanza. La mancanza di querela - spiega l'avvocato - impedirebbe alla polizia di arrestare i ladri di appartamento. Nordio invece propone che entro 48 ore la polizia giudiziaria si debba attivare per rintracciare la vittima e invitarla a fare querela. Mi sono permesso - ha detto il legale durante l'audizione alla Camera dei Deputati - di aggiungere che la querela possa essere fatta anche a distanza o con procura speciale ad una persona che invece si trova sul posto» dove è stato commesso il reato. In questo modo una vittima che si trova in vacanza, per fare un esempio, potrebbe mandare una pec con la procura ad un familiare affinché questi possa presentare querela e consentire, in caso di furto in appartamento, l'arresto del ladro.

E c'è di più. Se per la riforma Cartabia, in caso di lesioni colpose stradali gravissime, le querele sono tutte di parte, «io ho proposto che per le lesioni gravissime la procedibilità debba essere sempre d'ufficio». In questi casi rientrano per esempio, persone che a causa di gravi lesioni possono finire in coma e presentare querela solo sopo qualche anno «troppo tardi rispetto al quadro probatorio da acquisire perché in quel caso  - spiega l'avvocato - le prove sarebbero tutte disperse». 

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Quotidiano Di Puglia