Conselice, evacuazione dalle case allagate per rischi sanitari. «Acqua alle ginocchia e topi morti». In un giorno 600 vaccinati

La pericolosità della situazione è legata strettamente al contatto con le acque stagnanti

Conselice è una palude, parte l'evacuazione «Via dalle case allagate». Vaccinazioni anti-tetano a tappeto
Una delle immagini più simboliche dell'alluvione che ha devastato molti territori dell'Emilia-Romagna, sono le colline di rifiuti accatastati lungo le strade dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Una delle immagini più simboliche dell'alluvione che ha devastato molti territori dell'Emilia-Romagna, sono le colline di rifiuti accatastati lungo le strade dei centri più colpiti: come Faenza, Castel Bolognese, Cesena, Forlì. Mobili, vestiti, libri, riviste, elettrodomestici, oggetti di una vita ricoperti di fango, che soltanto pochi giorni fa riempivano case e negozi e che ora dovranno essere raccolti e smaltiti per liberare piazze e vie e far tornare le città al loro aspetto originale. Ma è a Conselice che la situazione sembra precipitare vertiginosamente. Nel piccolo comune in provincia di Ravenna, e stata infatti emanata un’ordinanza che impone ai cittadini delle zone ancora allagate a causa dell’emergenza maltempo di lasciare le proprie abitazioni «a tutela della salute propria e delle proprie famiglie». Lo si legge sul sito del Comune.

 

L'allarme

«I canali Zaniolo e Destra Reno - afferma Elvio Cangini, direttore dell’area tecnica del Consorzio di Bonifica Della Romagna Occidentale - ricevono acqua molto lentamente a causa dei grandi afflussi idrici che hanno investito il territorio. Per questo motivo stiamo lavorando incessantemente, utilizzando anche oltre 50 idrovore per riversare le acque verso i fiumi Reno e Santerno. Nonostante ciò, e a causa della particolare morfologia del territorio, si prevede che la situazione possa risolversi non prima di una settimana». «Le condizioni ambientali e il quadro tecnico delineato - aggiunge Raffaella Angelini, direttore del Dipartimento di Sanita pubblica Ausl Romagna - rendono la situazione meritoria di attenzione, anche alla luce delle previsioni effettuate dal consorzio di Bonifica sui tempi di deflusso delle acque».

L'ordinanza

La sindaca di Conselice, Paola Pula, in accordo con la Giunta e sentiti i Capigruppo, ha firmato l’ordinanza. La misura si e resa necessaria viste le difficoltà di smaltimento delle acque dall’abitato di Conselice, dovuta alle grandi quantita di acqua presente sul territorio. La pericolosità della situazione è legata strettamente, e unicamente, al contatto con le acque stagnanti. Il ristagno dell’acqua provoca condizioni sanitarie potenzialmente rischiose per la salute delle persone. In sede di COC (Centro Operativo Comunale), il Direttore Tecnico del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, ha comunicato che questa situazione manifesterà un apprezzabile miglioramento fra circa cinque giorni.

 

 

Fino ad allora, poiché nella maggior parte dell’abitato di Conselice è presente acqua stagnante in cui sono immersi anche rifiuti di varia tipologia, il sistema della rete fognaria (di tipo misto) e il conseguente scarico delle acque reflue delle abitazioni non è funzionante, e anche l’erogazione di acqua potabile può subire delle interruzioni, la permanenza nelle abitazioni della popolazione è molto rischiosa. Sono in corso le vaccinazioni contro il tetano e le altre malattie infettive presso la Casa della Comunità. «Il nostro unico obiettivo è quello di salvaguardare la salute e la sicurezza delle persone - ha dichiarato la sindaca Pula - Siamo in una situazione difficile ma, insieme, ne usciremo e voglio ringraziare tutti coloro che stanno lavorando incessantemente per questo. Al momento non ci sono emergenze sanitarie ma il ristagno dell’acqua, il mancato funzionamento delle fognature, le possibili interruzioni nell’erogazione dell’acqua potabile, la presenza di rifiuti non smaltiti, rendono rischioso permanere nell’abitato ancora allagato».

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia