Il giudice di Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti ha concesso la liberazione anticipata, di 45 giorni, a Silvio Berlusconi nell'ambito dell'affidamento in prova ai...
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Da quanto è stato riferito è stata accolta l'istanza del leader di FI.
Il provvedimento con cui il giudice Crosti ha accolto la richiesta presentata il 7 gennaio da Berlusconi, è stato depositato questa mattina. Ora l'ufficio esecuzione della procura, che aveva dato parere negativo alla richiesta, deve notificare un nuovo atto con cui si comunica al leader di FI che, per via della liberazione anticipata, il fine pena secondo il ricalcolo sarà il prossimo 8 marzo. Poi il Tribunale di sorveglianza fisserà un'udienza per dichiarare l'estinzione del reato.
L'estinzione della pena per Silvio Berlusconi, prevista per l'8 marzo, non cancellerà gli effetti della legge Severino e quindi il leader di Forza Italia rimarrà incandidabile per sei anni e cioè fino al novembre 2019. È quanto spiegano in ambienti giudiziari precisando però che il leader di Forza Italia - il quale si è rivolto alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo lamentando una presunta illegittimità della sentenza Mediaset - può sempre giocare la carta della «riabilitazione», prevista dalla stessa legge Severino, che, se concessa, può consentirgli di anticipare di circa un anno il suo rientro in politica.
L'articolo 15 della norma per cui il 27 novembre 2013 è stata dichiarata la decadenza da senatore dell'ex premier stabilisce che per essere riabilitati devono trascorrere 3 anni da quando è stata interamente scontata la pena.
Quotidiano Di Puglia