Un ristorante sull'acqua? Per ora resta solo un'idea: il Pic-Nic ancora abbandonato alla mercé di vandali e topi

Lo stato attuale del Pic-Nic
Lo stato attuale del Pic-Nic
di Salvatore MORELLI
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Lunedì 29 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 14:29

Il vecchio ristorantePic-Nic”  di Brindisi è pronto per tornare ad essere nuovamente un ristorante di lusso e di spicco lungo la scogliera della Sciaia a mare e di Bocche di Puglia, dove si potrà arrivare anche in barca per mangiare cullati dal rumore delle onde e dalla brezza.

Un sogno ancora nel cassetto

Solo che da quelle parti non esistono né moli d'attracco né strutture ricettive dove spadellare spaghetti alle vongole o fritture di pesce. Nell'attesa, a poco meno di due mesi dall'estate, il “Pic-Nic” torna invece ad essere il solito e dimenticato spettro degli ultimi 50 anni: abbandonato tra sporcizia, degrado e crolli, dopo l'atto vandalico che ha visto abbattere i pannelli perimetrali e una rete di protezione per evitare l'intrusione. Ieri, in una domenica di sole piena di amanti del mare in cerca della prima tintarella, il vecchio ed amato ristorante (che ha fatto la storia per tantissimi brindisini che in quelle sale hanno festeggiato matrimoni, battesimi, compleanni, prime comunioni e feste di ogni genere con cantanti e gruppi noti del panorama italiano, e non solo, degli anni '60) è ritornato a svolgere una deprecabile funzione: un bagno pubblico per tutti coloro che da quelle parti non trovano servizi igienici a disposizione. 

Un rudere abbandonato

Per il resto, entrarci in cerca di scatti fotografici significa rischiare di vivere emozioni forti: topi e altri animali. Murarlo (più volte) con le lamiere e circondarlo dalla rete metallica e di plastica - con tanto di cartello con la scritta “pericolo di crollo”- non è servito ad allontanare dal vecchio e decadente rudere i soliti e ignoti che nel corso dell'inverno si aggirano, inoltre, lungo tutta la costa tra la Scaia mare e Apani per mettere a segno furti e razzie di ogni tipo in villini occupati solo nel corso dell'estate. L’immobile, che misura 710 metri quadri, tra superficie coperta e scoperta, oltre ai 160 metri che dovrebbero interessare un parcheggio ad hoc per i fruitori, è stato nei mesi scorsi oggetto (per quanto riguarda la pertinenza demaniale marittima) del rilascio di una concessione di 20 anni, secondo quanto espresso lo scorso anno dal Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale.

Gli interni dell'ex ristorante

Il progetto di recupero

Un progetto da autorizzare secondo alcune regole che passano per un iter procedimentale complesso che prevede anche il coinvolgimento dell’ufficio Urbanistica del Comune di Brindisi. Insomma, al momento, del ristorante esclusivo che avrebbe dovuto finalmente portare una ventata di freschezza in un angolo della marina molto vicino alla città, non c'è traccia. Forse qualcosa si è perso per strada. La storia del ristorante “Pic Nic” si incastra con la movida brindisina degli anni '60, quando altri noti ristoranti presenti nei paraggi (La Lampara e la Sciaia a mare) e il dancing Estoril oscuravano Rimini, Riccione e la Versilia con l'arrivo di cantanti e gruppi musicali all'avanguardia in quel momento. Mare, balli, musica fino a notte tarda e alta gastronomia si trovavano tutt'insieme a pochi passi. La cucina al “Pic-Nic” ha poi smesso di funzionare nei primi anni Ottanta, fino a trasformarsi in una rivendita di panini, patatine e birre, diventando la sera un posto per coppiette. Nel tempo si sono avvidendati diversi proprietari, tutti “arrabbiati” per il sistematico vandalismo che avveniva di notte. A quel punto, in una zona diventata un deserto durante l'inverno, tutto è andato in malora.

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