Avrebbero gestito una piazza di spaccio spedendo droga in tutta Italia e impiegando poi i ricavi in criptovalute (moneta virtuale/bitcoin) mediante trasferimenti in denaro per un importo complessivo di oltre 30mila euro. Le dosi venivano 'prenotate' utilizzando Telegram e Whatsapp.
I dettagli
È quanto emerso dalle indagini della procura di Brindisi che ha coordinato un'attività investigativa condotta dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni e del comando antifalsificazione monetaria, sezione criptovalute di Roma. Nelle scorse ore è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini a dieci persone (sette originarie della provincia di Bari e tre del Brindisino) di età compresa tra i 24 e i 40 anni, accusate a vario titolo di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti (metadone, ketamina, hashish e marijuana), e di detenzione di documenti di identità falsi ed autoriciclaggio.