Un commerciante di 36 anni, con attività a Brindisi, è stato assolto dall'accusa di avere picchiato e accoltellato due uomini la notte di Capodanno del 2020. Il giudice penale del Tribunale di Brindisi ha stabilito che "il fatto non sussiste" in quanto all'accusa di lesioni causate dall'uso di un coltello da cucina, nonchè da calci e pugni.
La lite a Piazza Vittoria
Il dibattimento in aula, dunque, ha ribaltato l'accusa sostenuta dall'inchiesta condotta dal pubblico ministero Luca Miceli con i poliziotti della Questura di Brindisi circa quanto accadde nella notte fra il 31 dicembre 2019 e l'1 gennaio 2020. In quei frangenti il commerciante litigò con due uomini in Piazza Vittoria, vennero anche alle mani ma furono separati e riportati alla calma dall'intervento dei poliziotti delle Volanti.
Secondo l'impianto accusatorio l'imputato, subito dopo questo episodio avrebbe raggiunto l'appartamento ove risiedevano queste persone per vendicarsi di quanto subito prima, aggredendoli ed accoltellandoli.
Vittima dell'aggressione
Difeso dall'avvocato Francesco Monopoli, il commerciante è riuscito a dimostrare che fu piuttosto vittima di una imboscata con l'utilizzo del coltello a lui attribuito (venne trovato alla fermata del bus la mattina seguente e fermato dalla polizia, aveva dei tagli sulla schiena e dei lividi). Nel corso del processo il commerciante ha dichiarato e dimostrato documentalmente di essere e stato aggredito da più uomini con un coltello e di essersi difeso e fuggito.