Perseguitava l'ex compagna con messaggi e insulti: condanna per lo stalker in sedie a rotelle

Perseguitava l'ex compagna con messaggi e insulti: condanna per lo stalker in sedie a rotelle
​Perseguitava l'ex compagna con messaggi e insulti: condanna per lo stalker in sedie a rotelle
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 21:22 - Ultimo aggiornamento: 21:28

Avrebbe perseguitato la ex compagna e i due figli minori nati da una precedente relazione della donna. E dopo la fine del rapporto con la ex convivente le avrebbe anche inviato diversi messaggi dai toni non proprio eleganti. 
Per questo la malcapitata, dopo averlo lasciato, ha deciso di denunciare quell’uomo in carrozzina alla quale è stata legata sentimentalmente per due anni.

Così per un tarantino di 46 anni, da oltre quindici costretto a vivere sulla sedie a rotelle, stamattina è arrivata la condanna in abbreviato. Per lui il giudice Francesco Maccagnano ha decretato la condanna a cinque mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione della pena, dopo aver derubricato l’iniziale accusa di maltrattamenti in famiglia in quella di stalking.

Cosa è successo

Proviene da una cittadina della provincia la singolare vicenda che stamattina in camera di consiglio è sbarcata all’attenzione del giudice Macagnano.

Gli episodi contestati all’imputato risalgono a due anni fa. Contro l’uomo la denuncia presentata dalla sua ex compagna. Proprio le aveva raccontato ai carabinieri di aver subito le angherie del convivente che avrebbe preso di mira non solo lei, ma anche i suoi due figli, entrambi minorenni. In particolare la donna ha spiegato che l’uomo l’avrebbe insultata pesantemente nel corso di una discussione, e si sarebbe accanito anche contro i ragazzini, con offese davvero durissime, in particolare contro la figlia. Stando a quanto riportato nel capo di imputazione contestato dal pm Marzia Castiglia, preso dall’ira l’imputato avrebbe anche cercato di scagliarsi contro la donna con tutta la carrozzina. 

Le accuse sono state al centro del procedimento in camera di consiglio, dopo che l’imputato, che è stato assistito dall’avvocato Antonio Mancaniello, ha scelto di definire la sua posizione con il giudizio abbreviato. Il difensore, nel suo intervento, ha sostenuto che in realtà le condotte contestate al suo assistito sarebbero da circoscrive ad un solo episodio. Alla luce di quanto emerso, quindi, il giudice ha ritenuto di derubricare la contestazione iniziale di maltrattamenti in famiglia in quella di stalking. E ha inflitto all’imputato la condanna a cinque mesi, con il beneficio della sospensione della pena.

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