I carabinieri della stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato un 60enne del luogo per il delitto di atti persecutori nei confronti di una coetanea. In particolare, l’uomo, è accusato di avere posto in essere da circa quattro mesi una serie di comportamenti ripetuti ed intrusivi di sorveglianza e controllo: pedinamenti e appostamenti nei luoghi solitamente frequentati dalla donna, continue telefonate, anche fino a venti volte al giorno. Circostanze nelle quali, con toni intimidatori - anche questa un'altra delle accuse - l’avrebbe offesa, minacciandola ripetutamente nel caso in cui non l’avesse raggiunto nella sua abitazione, inviandole, inoltre, nei reiterati tentativi di approccio, svariati messaggi vocali nei quali non sono mancate anche minacce di morte.
Terrorizzata
Tali condotte hanno ingenerato nella donna una forte preoccupazione per la propria incolumità personale, sfociata in un vero senso di terrore, anche a causa dell’insistenza e della capacità del molestatore di penetrare nella vita privata della stessa, le accuse confermate nell'udienza di condavlida dell'arresto dal giuidice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi.
Flagranza e tentativo di fuga
La donna ha trovato la forza di rivolgersi ai carabinieri, denunciando i fatti nei giorni scorsi. In ultimo, l’uomo si è appostato, sorprendendo la donna che si trovava ferma nella sua autovettura, bussando energicamente allo sportello chiedendole di scendere. Il servizio mirato predisposto dai militari, anche a tutela della vittima, ha permesso di cogliere l’uomo nella flagranza del reato di atti persecutori, meglio conosciuto come stalking; inoltre, nella circostanza, lo stesso ha tentato invano la fuga; infatti, subito dopo è stato bloccato e arrestato.
Servizi mirati di prevenzione
Questo servizio rientra nelle attività specifiche per la tutela delle donne vittime di atti persecutori che il comando provinciale dei carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.