Leo e Sky, salvati dalla buona stella

Leo e Sky, salvati dalla buona stella
di Claudio FRASCELLA
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Domenica 7 Febbraio 2016, 11:46
Leo e Sky, due cuccioli meticci, fratelli, superstiti di un incendio che incenerì un canile di Statte e uccise una sessantina di cani, stanno bene. Da quasi cinque anni. Vivono a Bovolone, appena una corsetta su quattro zampe da Verona. In una pensione per cani, “Villa Le More”, della quale sono mascotte, inconsapevoli fondatori insieme con la loro benefattrice, Rossella Musola. Trent’anni, da dieci dalla parte degli amici a quattro zampe, Rossella in una notte insonne li adotta a distanza. Se potessero, Leo e Sky ringrazierebbero anche Amalia e Rita. Per prime li soccorsero e postarono le loro foto su Facebook con un messaggio telegrafico. Convincente, considerando l’epilogo felice: «Adottateli!». 

«Non ci ho dormito tutta la notte – ripensa Rossella – avevo nella mente sempre quell’immagine, occhietti che si intuivano appena e invocavano aiuto; una settimana di ricerche, poi la svolta, intercetto Rita, mi dice che i due cuccioli sono stati trasferiti a Milano, che raggiungo partendo da Verona; sono già nello studio di Mauro Cervia, il veterinario che cura i cani dei vip: il medico-chirurgo ha un’associazione, “Amo gli animali”, e dedica parte del suo tempo al volontariato; quattro ore di intervento per salvare la vita a Sky, al quale ha ricostruito un fianco, un’operazione dolorosa, nonostante la bestiola fosse sedata; sedato anche Leo, isolato in una sala accanto, sentiva i lamenti, impazziva di dolore al cuore quanto e, forse, più del fratellino sotto i ferri del chirurgo».
Va tutto bene, racconta Rossella. «Nelle condizioni in cui era ridotto Sky – ricorda – solo un miracolo avrebbe potuto salvarlo: Cervia lo aveva compiuto; considerato un “barone” nel suo campo, aveva salvato un meticcio, uno di quei cagnetti che se ne vedono mille al giorno; non uno di quei cani di razza, belli, pomposi, messi a dieta perché i padroni possono permetterselo: il veterinario aveva portato a compimento una delle sue tante opere buone salvando un cucciolo con un destino segnato».

Mai divisi da quel triste 10 agosto, Sky e Leo, vivono insieme, in una pensione creata dalla loro benefattrice. «Per dieci anni – racconta Rossella – ho fatto volontariato, continuo a farlo, poi cinque anni fa con l’arrivo di Leo e Sky nella mia vita, ho pensato di fare della mia passione anche un lavoro; i miei genitori fino ad allora avevano assecondato il mio amore per i cani, avevano un terreno agricolo e io di ritorno da scuola soccorrevo cuccioletti abbandonati, sembravo la piccola della pubblicità “Barilla”: ne avevo tredici in tutto, poi arrivarono i due cuccioli stattesi, la famigliola cominciava a diventare numerosa e occorreva trovare un rimedio; in questo ho trovato un compagno stupendo, Gabriel, che mi ha aiutato nel progetto, adesso abbiamo una pensione che può ospitare sessanta cani e venti gatti».

Anche Leo e Sky si sentono due di casa. «Ci danno una mano – sorride Rossella Musola – si guadagnano la loro ciotola quotidiana come fossero due “pastori” che sorvegliano un gregge; bello, adesso, vederli scorrazzare felici, sempre insieme, una cosa sola: dormono muso contro muso, quasi volessero sentire uno il contatto dell’altro, ho come l’impressione che non vogliono perdersi un solo istante di vista da quel drammatico 10 agosto 201...».
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