La "Spartan Race" per rilanciare la città in chiave turistica

La "Spartan Race" per rilanciare la città in chiave turistica
di Francesca CIURA
3 Minuti di Lettura
Sabato 20 Febbraio 2016, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 14:18
Il marketing territoriale per rilanciare Taranto sotto il profilo turistico-culturale, approntato da Puglia Promozione, è pronto per partire. Ma come? Si inizia da un’idea, suggerita da un format già di per sé “vincente”: la Spartan Race. Ad annunciarlo è stato l’altra sera il commissario straordinario dell’agenzia regionale turistica Puglia Promozione, Paolo Verri intervenuto ad un dibattito organizzato dal comitato “La Città che Vogliamo” a cui ha preso parte anche Massimo Manera, presidente della Fondazione Notte della Taranta. 
Promotore dell’iniziativa il consigliere regionale (ed ex assessore al Turismo) Gianni Liviano che da tempo è impegnato attivamente nel cercare, attraverso il dialogo ed il confronto con realtà anche vicine, spunti ed opportunità per favorire una adeguata ed appropriata riqualificazione del territorio jonico.

Un progetto fondato sulla diffusione in ambito internazionale (e nazionale) del complesso naturale e paesaggistico, con particolare riferimento alla risorsa “mare”, nonché delle tradizioni strettamente legate ai beni artistici ed archeologici di cui la città è custode millenaria e contestualmente alla valorizzazione dei traffici commerciali e turistici marittimi. Una tesi questa che trova concorde lo stesso Verri tant’è che nelle progettualità messe in cantiere da Puglia Promozione spicca la volontà (e la necessità) di mettere in campo tutte le strategie possibili per accrescere il valore identitario ed economico, non solo turistico, del mare. Dice Verri: «Le cose che proporrò sono legate ai “diritti” marittimi, che peraltro occupano una posizione centrale non solo per Taranto “capitale” di un Golfo di estrema importanza nel Mediterraneo, ma per l’intero pianeta».
Prosegue Paolo Verri: «Il mare è il luogo dove si svolgono i traffici più significativi ed in tal senso questo mare può non essere al centro delle nostre attenzioni. Ed è in quest’ottica che stiamo valutando tutte le possibilità per valorizzarne le bellezze e le peculiarità come per esempio un festival, una biennale, un appuntamento fisso che riporti il tema del mare assolutamente al centro della vita e dell’identità tarantina». Appare evidente quindi che le progettualità messe in cantiere ci siano e che le idee siano anche abbastanza chiare. Ma per dare nell’immediatezza impulso economico ad un’area che ha necessità di smarcarsi da un’immagine disastrosa, la Spartan Race, ovvero la corsa ad ostacoli più conosciuta al mondo (il format attualmente coinvolge 15 Paesi, 6 continenti e oltre un milione di atleti) potrebbe costituire un valido punto di partenza. Verri su questo non ha dubbi: «Seppure la storia di Taranto – ha ricordato – si è articolata in vari periodi, è indubbio che sia stata fondata dagli spartani: dunque quale migliore candidata per tale evento?» L’organizzazione sarà affidata al direttore generale del Giro d’Italia, Angelo Zomegnan, ed avrà un costo assai contenuto rispetto alla portata dell’evento: solo 30mila euro. Ma in cantiere c’è tanto di più come la ferrea volontà di candidare Taranto ad ospitare le Universiadi del 2021.
«L’idea – prosegue Verri – l’ha avuta il presidente del Coni regionale, Elio Sannicandro sulla base del fatto che l’Italia in merito all’individuazione della sede non si è ancora espressa. Si tratterebbe di un’altra enorme possibilità di implementare l’economia territoriale e rilanciare nel mondo l’immagine della città». L’ultima edizione delle Universiadi svoltasi a Gwangju in Corea del Sud, ha avuto numeri da capogiro: oltre 10 mila partecipanti tra atleti ed arbitri senza contare i membri di ogni singola delegazione. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA