Giochi del mediterraneo: ecco il nuovo masterplan, le risorse per ogni progetto

Giochi del mediterraneo: ecco il nuovo masterplan, le risorse per ogni progetto
di Domenico PALMIOTTI
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 21:16

Con un lavoro di ridefinizione degli importi, per stare nei 150 milioni deliberati, e di ricalibratura dei progetti, è pronto il nuovo masterplan dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026 con la regia del commissario Massimo Ferrarese. 

La riunione

Ma il commissario non lo discuterà nel pomeriggio di oggi, come inizialmente previsto, con il comitato organizzatore, quello presieduto dal sindaco Rinaldo Melucci. Alla riunione odierna, che si sarebbe dovuta tenere negli uffici del comitato a Palazzo di Città, non avrebbe potuto partecipare il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in quanto a Bruxelles. Si era previsto inizialmente di spostare la riunione a domani, ma non c’era la disponibilità, per impegni precedenti, del commissario. Si è quindi passati prima a lunedì e alla fine si è deciso per mercoledì ma a Roma


Quel giorno sono previsti due incontri. In mattinata alle 11.30, negli uffici del ministero dello Sport di largo Pietro di Bruzzà, per discutere della ricostituzione del comitato organizzatore dopo l’uscita di Coni e Governo. A seguire, nel pomeriggio, dello stesso comitato per il nuovo masterplan. Il primo incontro, però, è già stato calendarizzato da qualche giorno. Il ministro Andrea Abodi ha accolto la richiesta di Melucci, fissato giorno e orario e invitato i partecipanti (ci sono anche Emiliano, il ministro Raffaele Fitto e il presidente del Coni, Giovanni Malagò). Il secondo, invece, è in fase di definizione. La scelta di spostare tutto a mercoledì è nata sia per quadrare le disponibilità dei partecipanti, sia per evitare che la discussione del masterplan avvenga con un comitato privo delle presenze di Governo e Coni e dunque allargando le divisioni allo stato esistenti. 
Qualora nell’incontro del mattino non si dovesse arrivare ad un accordo sul nuovo comitato, perché orientamento di Governo e Coni è quello modificare le rappresentanze - Governo e Coni avevano un esponente a testa mentre gli enti locali sono maggioranza -, resterebbe comunque, per ora, l’attuale comitato.

E toccherebbe a quest’ultimo discutere del masterplan. Da parte del commissario si tratterebbe di una comunicazione in quanto l’autorizzazione compete al Governo. A cui Ferrarese lo spedirebbe subito dopo il confronto col comitato.

I progetti

Il masterplan comprende 31 opere. La rimodulazione dei fondi a valere sui 150 milioni riguarda il primo stralcio della piscina olimpionica di Torre D’Ayala (quella coperta), per la quale si prevedono di spendere 20 milioni di euro e mezzo. La piscina scoperta andrà invece nel secondo stralcio da finanziare con risorse aggiuntive rispetto ai 150 milioni. Lo stadio Iacovone, tra demolizione parziale (gli anelli inferiori di curve e gradinate) e ricostruzione, è rimasto a 28 milioni. Il centro nautico (vela, canoa e canottaggio) nell’ex stazione torpediniere sul Mar Piccolo è ora a 14,635 milioni. Cambia funzione e aumenta di molto la palestra Ricciardi nel quartiere Salinella che diviene centro polivalente Amatori Ricciardi e passa da 5 a 12 milioni. Le altre opere più importanti che entrano nel masterplan commissariale sono PalaMazzola con 4 milioni, campo sportivo di Talsano con 4 milioni, Brindisi con lavori allo stadio per 6 milioni e viabilità di servizio e parcheggi al palazzetto per 4 milioni, Lecce con stadio per 11,3 milioni e palazzetto con 2,7 milioni. 
Ancora: Crispiano con 5 milioni (qui è previsto un impianto di tiro con l’arco, sarà il più grande del Sud), Martina Franca con 2 milioni per il palazzetto, Massafra 3 milioni sempre per il palazzetto e Castellaneta idem per 2 milioni. Tre milioni a Grottaglie sempre per il palasport. Per tutti gli impianti del masterplan ci sono Documento di indirizzo alla progettazione (Dip), studio di fattibilità e in molti casi anche il Piano di fattibilità tecnico-economica (Pfte). 
In sostanza, i progetti adesso ci sono e sono ad un buon livello di messa a punto. Nel secondo stralcio, quello da finanziare, ce ne saranno almeno 10 di opere, tra quelle del primo stralcio da completare e le nuove da fare. Le prime gare di appalto riguarderanno gli impianti dei Comuni dove ci sono già i Pfte. Per lo stadio Iacovone, l’orientamento è quello di anticipare tra aprile e maggio prossimi la demolizione degli anelli inferiori, in quanto non poggiano su strutture di fondazione, per attaccare la ricostruzione tra agosto e settembre e finirla a ridosso, o quasi, di giugno 2026. Durante la demolizione delle parti inferiori, l’accesso allo stadio sarà mantenuto mentre verrà precluso quando si tratterà di costruire. Inoltre, si sta vagliando la possibilità di rendere tondeggiante anche la curva nord, quella che non è collegata con la gradinata ed è a ridosso della strada. Se la si ricostruisce tondeggiante come l’altra (la sud), si arriva però al confine della strada, per cui si tratta di verificare se si impatta con la strada (la parte superiore, non quella inferiore) oppure no. Se dovesse invadere la strada, la curva nord non può più essere tondeggiante ma va fatta in diagonale. Una soluzione che non dispiacerebbe: tecnicamente entrambe sarebbero chiuse con collocazione diagonale. Circa la copertura dello stadio, resta un punto interrogativo alla luce dei lavori da fare e dei tempi ormai all’osso. La copertura Comune e commissario ribadiscono di volerla fare, ma se dovesse slittare, rispetto alle partite di giugno 2026, slitterebbe di uno-due mesi. Infine, un altro punto critico riguarda la possibilità di avere altri fondi (la stima è di 80-100 milioni) rispetto ai 150 milioni. Che sono necessari come riconoscono commissario e sindaco, solo che qui la strada è in salita visto il contesto economico generale. Incontrando i capigruppo di maggioranza, la premier Giorgia Meloni ha infatti frenato sulla richiesta di spese e di emendamenti alla legge di Bilancio, dicendo che la coperta è molto corta. Ora gli altri soldi per i Giochi dovrebbero uscire da qui. E, come già detto, ottenerli non sarà facile. 

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