Un Puglia Gay Pride open: «Ci saranno le famiglie»

Un Puglia Gay Pride open: «Ci saranno le famiglie»
di Alessandra MACCHITELLA
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Mercoledì 29 Giugno 2016, 10:18 - Ultimo aggiornamento: 15:33
La parata finale del “Puglia Pride” quest’anno si terrà a Taranto. Sabato prossomo, 2 luglio, la città ospiterà la manifestazione, giunta alla terza edizione, che mostra una diversità che è ricchezza.
Ieri mattina si è svolta la conferenza di presentazione con Miky Formisano, portavoce ufficiale di “Puglia Pride”, Dilva De Simé, responsabile mobbing e stalking Uil, e in rappresentanza delle organizzazioni locali che aderiscono al coordinamento di “Puglia Pride”, Cosimo Martucci e Luigi Pignatelli. «Taranto è una città pronta a risorgere – ha dichiarato Formisano – e il Puglia Pride è il punto di partenza da cui può ricominciare per i propri diritti. Si parla di salute e ambiente, sono diritti di tutti, non solo di alcune categorie. È una sfida in cui crediamo, Taranto non è una città omofoba e sicuramente ci saranno anche tante famiglie, c’è bisogno di un cambiamento che non è legato esclusivamente all’orientamento sessuale, bisogna rivedere le nostre origini e ripartire dalla nostra cultura».
 
In conferenza stampa Cosimo Martucci, presidente dell’associazione di volontariato LGBTQI (acronimo che sta per lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali) “28 giugno”, ha annunciato che alla sfilata sono stati invitati Michele Emiliano, governatore della Puglia e il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, mentre hanno già confermato la loro partecipazione Antonio Decaro sindaco di Bari, con una delezione della sua giunta, Titti De Simone, consigliera politica del presidente Emiliano per l'attuazione del programma, Rosy Paparella, garante regionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e rappresentanti regionali e provinciali della Cgil.
«Abbiamo scelto gli argomenti ambiente, lavoro e salute – ha spiegato Martucci - perché i diritti sono per tutti, non vogliamo difendere solo i nostri. Sono stato uno dei primi a Taranto ad aprire un collettivo negli anni ’80 e so che adesso le cose sono molto cambiate. Ci sono però ancora pregiudizi, ad esempio i sondaggi sulle unioni civili mostrano che il 30% non è d'accordo».
Gli hashtag ufficiali della manifestazione, iniziata lo scorso 25 giugno con iniziative nelle principali città pugliesi e che si avvale del patrocinio morale del Centro Servizi Volontariato di Taranto, sono #DueMaridiDiritti #PugliaPride e #TarantoPride. «Tutte le persone hanno il diritto di esistere – ha affermato Dilva De Simé - e abbiamo a cuore legalità e diritti di tutti. Combattiamo ogni tipo di discriminazione».
Miky Formisano ha concluso: «Nel nostro territorio, caratterizzato da tanta bellezza paesaggistica e artistica, non vogliamo più un conflitto tra diritti come lavoro, salute, libertà, autodeterminazione. La terra non odia i suoi frutti, non più veleni e infelicità ma alimento di vita e libertà. Chiediamo a tutti e tutte di adoperarsi affinché tutte le realtà del mondo del lavoro applichino le normative senza indugio, e perché la politica elabori strumenti legislativi adeguati oltre l’orizzonte dei favori e degli interessi di parte parziali e marginalizzanti proponiamo una cultura e una società dei diritti».

 
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