Mario Biondi in tour: «La mia vita da crooner italiano»

L'artista sarà in concerto a Castellana Grotte

Mario Biondi in tour: «La mia vita da crooner italiano»
di Eleonora L. MOSCARA
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 15:02

Mario Biondi, il crooner siciliano per eccellenza torna in Puglia. Non tutti conoscono il significato del termine crooner, in italiano questa parola viene affiancata alla definizione di ‘cantante confidenziale’, categoria alla quale appartengono performer dallo stile caldo ed emotivo, che comunicano sensazioni attraverso il tono profondo della voce. Impossibile non pensare a Mario Biondi, che con il suo timbro ricorda i grandi del soul mondiale come Lou Rawis, Al Jarreau e Issac Hayes. Il concerto di questa sera si terrà in Largo Porta Grande a Castellana Grotte e rientra nel calendario di eventi “Piazze d’Estate 2023”. 
L’artista è in tournée con i suoi pezzi più noti e introdurrà al pubblico la sua prossima opera discografica, svelando in esclusiva alcuni dei brani inseriti nell’album che uscirà in autunno. 
Mario Biondi, cosa significa per lei questa parola, così poco usata in Italia? 
«Crooner è la traduzione di un termine che usavamo anche noi negli anni Sessanta, è un’attitudine che accomuna i cantanti che sussurrano attraverso voci calde ma mai fastidiose. Come Tony Bennet che ci ha lasciato da pochi giorni. È un’ambientazione nella quale mi sento a mio agio, con i mille limiti del mio essere italiano e non italo americano».
Il tour prodotto e organizzato da Friends&Partners/Baobab Music and Ethics “Crooning Soon” sta avendo un grande successo. Lei come si sente?
«Siamo sempre in pista, stiamo girando tanto ed è un piacere ritrovare così tanta gente che ha voglia di divertirsi. Mi tocca anche venire in Puglia, pensa un po’ che sforzo (ride). Amo questa regione, pensa che il mio primo fanclub nasce proprio da una pugliese che si chiama Patrizia Ciraci». 
A novembre e dicembre sarà poi la volta dei teatri, un lungo tour che la vedrà protagonista di uno spettacolo nuovo e ancora più intimo.
«Sì, stiamo preparando un progetto di cui vado molto fiero, unico in Europa direi. Non posso anticipare nulla però, siamo comunque ancora in lavorazione». 
Gira da un po’ sulle piattaforme digitali e in radio la sua versione del classico “My Favourite Things” con la partecipazione speciale di Stefano Di Battista, un brano che ha voluto dedicare ai suoi nove figli. Come mai questa scelta? 
«Ho sempre amato questo brano ma non l’avevo mai inciso, rinfrescando la memoria con il colossal “The Sound of Music” conosciuto in Italia con il titolo “Tutti insieme appassionatamente”, ho inevitabilmente pensato a loro e mi è venuta voglia di replicare quella scena in cui il protagonista salta sul letto e gioca con i bambini che gli allietano la vita». 
Che padre è Mario Biondi?
«Sono un papà rompiscatole che si fa spesso carico della parte peggiore della genitorialità: il rimprovero. Mi piace essere anche confidenziale ma con il supporto della riverenza. L’estrema confidenza tra genitori e figli a mio avviso non è un bene. Di amici ne hanno migliaia, genitori solo due».
“My favourite Things” è una delle novità di questo nuovo progetto, ci sono altri brani che eseguirà nel concerto che ci può spoilerare?
«Nel live ci sono degli standard che ho voluto inserire, per condividerli con il mio pubblico che si merita tanto. Una è appunto “My favourite Things” canzone divenuta celebre grazie alla versione del sassofonista John Coltrane e alla versione cantata di Al Jarreau, artista a me molto caro col quale ho collaborato. Vuoi uno spoiler “beddha”? (mi parla divertito in salentino). Ci sarà anche una mia versione di Alfie di Burt Bacharach, un brano e un cantautore che amo e non potevo non inserire nel mio nuovo progetto discografico». 
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