Quarta, la magia del violino e dei “cinque elementi”: musica e solidarietà sul palco

Obiettivo della serata al Teatro Apollo una raccolta fondi per una borsa di studio alla memoria di Simona Geusa

Alessandro Quarta
Alessandro Quarta
di ​Eraldo MARTUCCI
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Sabato 13 Gennaio 2024, 12:57

Il fascino intramontabile del violino è sempre stato originato dagli appassionati costruttori dello strumento - il più celebre di tutti i tempi è Antonio Stradivari - e dai grandissimi interpreti, tra i quali spicca Alessandro Quarta, oggi acclamato come una star del rock. E proprio nella città dove ha avuto inizio la leggenda del liutaio per antonomasia, Cremona, il violinista salentino ha trionfato lo scorso settembre al Festival Stradivari con il suo nuovo progetto, “I 5 Elementi: Terra, Acqua, Aria, Fuoco ed Etere”. Un’opera straordinaria che potrà finalmente essere ammirata anche a Lecce nell’attesissimo concerto che lo vedrà protagonista stasera, 13 gennaio, alle 21 al Teatro Apollo di Lecce (informazioni e prenotazioni: 335.6963446 e 347.8944984). 

La borsa di studio

La serata è organizzata con finalità benefiche dall’Inner Wheel Club di Lecce, presieduto da Daniela De Pauli Filippo, con il coordinamento di Maria Rita Stasi e il supporto dalla manager di Alessandro Quarta, Maria Rita Napoli. Quest'anno l'obiettivo della raccolta fondi, su indicazione del primario del reparto di “Oncoematologia Pediatrica” dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, l’oncologa Titti Tornesello, è a favore di una borsa di studio intitolata alla memoria di Simona Geusa per la partecipazione al Master su accessi venosi organizzato dall'Università Cattolica di Roma.

Il Quintetto

Anche in questa occasione Quarta condividerà il palco con il pianista Giuseppe Magagnino, perno fondamentale di tutti i suoi progetti, e il Quintetto dei Solisti Filarmonici Italiani, considerati oggi tra le più importanti orchestre da camera a livello internazionale. «“I 5 Elementi” è un’opera in sei movimenti - spiega il violinista compositore - prima dei “5 Elementi” c’è la Creazione, senza la quale non esisterebbe nulla.

Ha una trama, una storia, la nostra storia, basata sulle uniche due emozioni più importanti: la gioia e il dolore, il buio e la luce, la bellezza e la sofferenza. Si, la gioia e il dolore, che poi, sono le uniche di emozioni di cui è fatto ognuno di noi. L’opera ha un inizio e una fine e una visione oggettiva per ogni elemento; ognuno appunto con la sua gioia e il suo dolore». 

Il processo creativo del musicista salentino è dunque un succedersi di visioni dove le note si sostituiscono alle parole. E che spiegano quanto per lui l’Acqua occupi un posto speciale nel suo cuore, nata com’è da un’immagine legata a un luogo a lui molto caro, Otranto: «È la porta d’Oriente più importante del Mediterraneo, la città d’Italia più ad est, la prima che vede sorgere il sole e dove alle cinque del mattino senti il profumo del mare e vedi un cielo tinto di rosso, verso Oriente… Acqua inizia sulle note di un tema medio orientale ai violoncelli. Tutto nasce nel deserto d’Africa da una goccia d’acqua che prima di diventare mare è un torrente poi un fiume infine un mare in tempesta, meraviglioso. Poi, come un rewind, il nastro si riavvolge per fare ritorno alle origini…».

Una personalità estroversa

Con questa sua nuova creazione Alessandro Quarta conferma la sua geniale insofferenza ai confini stilistici, frutto di una personalità estroversa (come riflette anche il look “metallaro”, insolito in ambito accademico), che lo ha spinto a percorsi eterodossi e a frequentare anche ambiti squisitamente pop (come ad esempio il palco sanremese assieme a Il Volo, nel 2019) e a collaborare indifferentemente con i Berliner Philharmoniker e Carlos Santana, Roberto Bolle e Dionne Warwick, Zubin Mehta e Liza Minnelli, Lorin Maazel e Dee Dee Bridgewater. 

Il progetto che porta in giro per il mondo con grandissimo successo è quello che ha arrangiato e interpretato su Astor Piazzolla. Un racconto speciale, tra parole e musica, di un uomo che ha inciso nell’arte, nella musica e nella storia lo stile di una nazione, di un popolo, di una cultura, ma soprattutto del suo modo di vedere la vita e uno stile musicale.
 

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