Azzerare il digital divide: connessi al futuro su banda ultralarga

Azzerare il digital divide: connessi al futuro su banda ultralarga
di Paola COLACI
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Mercoledì 24 Marzo 2021, 09:23

Colmare il Digital Divide riducendo gli squilibri socioeconomici connessi all’accesso alle tecnologie Ict (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione). La Puglia, alla sfida della ripresa economica, guarda al futuro delle nuove tecnologie. E prova a sfruttare l’accelerazione digitale impressa dalla pandemia a prodotti e servizi in tutta Europa, scommettendo sull’estensione e sullo sviluppo delle infrastrutture digitali attraverso il programma “Puglia Digitale - interventi e azioni prioritarie in tema di Agenda Digitale”. Obiettivo da centrare anche attraverso i 21 milioni di euro di investimenti previsti nelle schede progettuali già trasmesse al governo nell’ambito del Recovery Fund e relative ai capitoli “digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo”.


Un pacchetto di misure programmate che – insieme alle azioni previste in Agenda digitale - da qui ai prossimi anni punta innanzitutto alla diffusione della rete Nga (Next Generation Access) su tutto il territorio regionale. Si tratta, nel dettaglio, di una nuova generazione di accessi distribuiti su una rete in fibra ottica in grado di implementare notevolmente le velocità di trasmissione. Dai 20 mega di un’Adsl fino a 100 mega e oltre, per fare un esempio. Un sistema di connessione iperveloce a disposizione delle sedi delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, nonché di ospedali, presidi sanitari e plessi scolastici. E su questo fronte, sono già 325 le scuole pugliesi coperte da Infratel, la società del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) incaricata dell’attuazione del progetto banda ultra-larga sul territorio nazionale. Zone industriali e aree produttive sono state, invece, già raggiunte dal cavo in fibra ottica in almeno un punto baricentrico. Di particolare rilievo è, inoltre, la realizzazione del centro regionale di “cloud computing” ideato con l’obiettivo di razionalizzare le infrastrutture di elaborazione dati e di abbattere i costi gestionali.  Si tratta di una tecnologia che consente di usufruire, tramite server remoto, di risorse software e hardware il cui utilizzo è offerto come servizio da un provider. La gestione dell’intero processo è stata affidata alla società partecipata InnovaPuglia e ha previsto investimenti rispettivamente per 16,7 milioni di euro sul fronte tecnologico e 11 milioni di euro per i servizi di cloud enabling e migrazione. Al momento, inoltre, la piattaforma ospita la versione 2.0 del Sistema Informativo Sanitario della Regione Puglia Edotto centralizzato.

IL PIANO BANDA LARGA

Per quanto concerne, ancora, l’asse relativo a infrastrutture di telecomunicazioni, il Piano Banda ultra larga prevede la copertura del 100% della popolazione in banda a 30 Mbps e dell’85% a 100 Mbps. L’attuazione anche in questo caso è affidata a Infratel Italia e le risorse a bando previste per la Regione Puglia ammontano complessivamente a 35 milioni di euro. Ma è già pienamente operativa su tutto il territorio regionale la interconnessione tra la rete a banda larga della Regione Puglia e la rete Garr dedicata alla comunità della ricerca. Ad annunciarlo nelle scorse settimane è stato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci. Il collegamento tra le reti faciliterà lo scambio di dati scientifici nelle collaborazioni e nei progetti di ricerca tra le strutture sanitarie pugliesi per le attività di ricerca biomedica e i loro partner nazionali ed europei. Consentirà, inoltre, il collegamento a velocità elevata, di circa 1 Gbps, tra gli enti della pubblica amministrazione serviti dal Data Center Regionale. Compresa l’interconnessione di 69 strutture sanitarie pugliesi.

IL 5G

Per quanto concerne, infine, il 5G - la quinta generazione della telefonia mobile - diverse compagnie ne stanno sviluppando la diffusione sul territorio, procedendo ad una graduale installazione di antenne. E con i fondi aggiudicati da un bando di gara del Mise, Tim, Fastweb e Huawei stanno congiuntamente realizzando il progetto Bari-Matera5G per la sperimentazione della nuova tecnologia 5G nelle due città. Complessivamente è previsto un investimento di oltre 60 milioni di euro in 4 anni e il coinvolgimento di oltre 50 partners tra Università, centri di ricerca, PA e imprese per la sperimentazione di servizi innovativi in settori come la sanità, l’industria 4.0, il turismo, la cultura e la sicurezza pubblica delle due città. Ma già nei mesi scorsi Tim ha annunciato che sarà proprio la Puglia la prima regione italiana a essere totalmente cablata attraverso la connessione in fibra in tutte le case. La copertura a oggi raggiunge il 96% delle famiglie con linea fissa e la velocità media dei collegamenti è di oltre 110 Mbps. Valori che proiettano la Puglia ai vertici della classifica nazionale sulla diffusione della banda ultralarga.

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