Lecce, vaccini finiti al “Fazzi”: appuntamento a vuoto per molti ultra80enni

Lecce, vaccini finiti al “Fazzi”: appuntamento a vuoto per molti ultra80enni
di Andrea TAFURO
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Sabato 20 Marzo 2021, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 18:21

Anziani rimandati a casa senza vaccino, per carenza di dosi Pfizer all'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Prenotazioni rinviate al 25 marzo. Lo stop alle inoculazioni per gli over80 è arrivato ieri, inaspettato. Tra lo stupore e qualche polemica, le dosi a disposizione dei sanitari per la vaccinazione programmata, a quanto pare, sono risultate insufficienti, seppur di poco, rispetto al numero dei presenti. Un caso da approfondire per comprendere come sono andati i fatti e il numero di somministrazioni rinviate. Al momento il parziale rallentamento avvenuto ieri al Dea, durante la campagna vaccinale degli over80, non sembrerebbe esser dipeso da una errata organizzazione da parte della Asl, ma di un disguido nato probabilmente tra presenze in soprannumero degli anziani e convocazioni che non avrebbero tenuto conto della scarsa giacenza delle dosi Pfizer nella sede leccese.

LA CALENDARIZZAZIONE E LE SCORTE

Le somministrazioni sono state riprogrammate per il prossimo 25 marzo, con gli over80 accompagnati dai propri familiari che, dopo aver vagato spaesati, per qualche ora tra i corridoi del nosocomio in cerca di risposte, sono stati costretti a far rientro a casa non senza lamentare il disagio. Uno stop come detto avvenuto in corso di vaccinazione e per questo inaspettato ma non del tutto imprevisto in ambito sanitario, dove da alcuni giorni si fanno i conti con la diminuzione di scorte di vaccino. Problema questo che riguarderebbe diversi distretti sanitari della provincia di Lecce. A preoccupare, infatti, è la conferma che, da lunedì prossimo, l'azienda Pfizer consegnerà in Puglia 5mila dosi in meno rispetto al previsto. Un nuovo taglio che obbligherà le Asl a rivedere i piani e tirare nuovamente il freno a mano sul numero di somministrazioni, dando priorità agli over 80 e secondi richiami. La campagna vaccinale anticovid nonostante i numeri positivi sin qui riscontrati in ambito regionale, che piazzano la Puglia al secondo posto nazionale dopo la Valle d'Aosta, rischia quindi di divenire un percorso difficoltoso dove spuntano con cadenza quasi giornaliera problemi che non permetterebbero di spingere sull'acceleratore per avvicinare l'auspicata vaccinazione massiva.

E tra polemiche e preoccupazioni, da recuperare ci sono anche le inoculazioni di AstraZeneca, dopo lo stop di tre giorni seguito dall'ok dell'Ema che ha provocato tuttavia un accumulo di 15mila vaccinazioni e fatto diminuire il rapporto tra vaccini effettuati e nuovi contagi da coronavirus registrati negli ultimi giorni. Ma per quanto riguarderà Pfizer si ripartirà con gli anziani, come ribadito nella circolare firmata dai dirigenti del dipartimento Salute.

LA NOTA DEL DIPARTIMENTO DELLA SALUTE

«In ragione della situazione di difficoltà temporanea connessa alle giacenze di magazzino e ai tempi di approvvigionamento delle dosi di vaccino per la campagna di vaccinazione anti Covid-19 - si legge nella nota - si dispone che, con effetto immediato, i Noa-CovidVacc Asl debbano destinare le dosi attualmente disponibili in magazzino del vaccino Pfizer unicamente per la somministrazione in favore delle persone di età superiore agli 80 anni (prima e seconda dose) anche in regime domiciliare, come da indicazioni operative già impartite. Tutte le altre somministrazioni del vaccino in questione dovranno essere immediatamente riprogrammate». Tra stop e ripartenze, un'iniezione di fiducia per ridurre le attuali difficoltà sanitarie sulle somministrazioni vaccinali potrebbe giungere per metà aprile, con la consegna in Italia delle prime dosi del vaccino monodose Johnson & Johnson, ritenuto dagli esperti dell'Oms efficace anche contro le varianti.

«Nessun appuntamento è andato a vuoto - scrive la Asl in una nota - e l'attività nei nostri centri vaccinali prosegue virtuosamente con un grande e proficuo lavoro quotidiano. Si è trattato solo di una riprogrammazione della somministrazione della seconda dose in alcuni giorni. Per cui al Dea 120 seconde dosi del 19 marzo sono state spostate al 25, 120 dal 25 al 29 e 120 del 26 al 30 marzo, tutte quindi entro i 28 giorni di distanza dalla prima, come da protocollo Aifa. Tutti gli spostamenti sono stati comunicati in anticipo per telefono ai diretti interessati e ad Asl Le non risulta si siano verificati disagi per i cittadini».

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