Treni, strade e Recovery: le partite per la Puglia ora in mano a Bellanova

Treni, strade e Recovery: le partite per la Puglia ora in mano a Bellanova
di Paola COLACI
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 10:55

Molto, se non tutto, dipenderà dalle deleghe. E da come le competenze tecniche saranno ripartite tra dicasteri, viceministri e sottosegretari. Ma una cosa è certa: dal neo viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Teresa Bellanova la Puglia si aspetta una accelerata significativa sui principali dossier che non riguardano solo la regione ma tutto il Sud e il Mezzogiorno. Del resto nelle scorse ore è stato proprio l'ex ministro all'Agricoltura ed esponente di spicco di Italia Viva, nelle rinnovate vesti di vice del titolare del dicastero guidato dal tecnico Enrico Giovannini, a rimarcare: «Le infrastrutture ed i trasporti sono uno snodo cruciale per lo sviluppo, la riduzione dei divari, la coesione sociale e territoriale, la crescita delle imprese e di interi settori produttivi: chi viene da una regione del Sud Italia come me lo sa forse meglio di altri, anche se il tema riguarda purtroppo l'intero Paese. Riguarda tutte e tutti noi. E riguarda i diritti di cittadinanza» ha detto Bellanova. Ed è proprio nel vice ministro, la senatrice salentina, che ora la Puglia e il Sud ripongono le speranze per lo sviluppo di un intero territorio.


A partire dal fronte del trasporto. Quello ferroviario, innanzitutto. E dal sistema dell'Alta Velocità e Alta Capacità in Puglia e sino a Lecce. Un potenziamento del trasporto su ferro che potrebbe trasformare il volto del territorio in positivo, come ha sottolineato nei giorni scorsi l'assessore ai Trasporti, Anita Maurodinoia. Eppure il gap infrastrutturale resta. E il territorio, a tutti i livelli di rappresentanza, continua a chiedere al governo uno scatto di reni. Istanza rimarcata a gran voce anche la scorsa domenica in sede di mobilitazione trasversale organizzata a Lecce, nel piazzale della stazione. Del resto, nel quadro degli investimenti infrastrutturali previsti dalla legge Sblocca Italia, tra le priorità in ambito nazionale si inserisce proprio l'itinerario Av/Ac Napoli-Bari, relativo alla direttrice Napoli-Bari-Lecce-Taranto. L'obiettivo principale dell'opera da 6.2 miliardi è velocizzare i collegamenti attuali sia per servizi nazionali di lunga percorrenza sia per il servizio regionale e merci, prevedendo interventi di raddoppio e di variante all'attuale tracciato. Un costo complessivo 6,2 miliardi di euro. «Ma in cantiere c'è anche il potenziamento della linea Adriatica Bologna - Bari Lecce, lungo la quale sono in corso i lavori del raddoppio tra Ripalta e Lesina - ha ricordato nei giorni scorsi l'assessore Maurodinoia - Da parte della Regione ci sarà il massimo impegno per chiedere con forza al nuovo governo che alla Puglia sia garantita anche l'Alta velocità in tutto il territorio regionale».

Istanza che sarà recapitata proprio al neo viceministro Bellanova, stando alle premesse.


Come pure sulla scrivania dell'esponente renziana potrebbe finire il dossier sulla statale 275 Maglie-Leuca. Un'opera strategica approvata dal Cipe già nel 2009 per circa 288 milioni di euro. Tuttavia ad oggi il solo primo lotto è in una fase avanzata. Per quanto riguarda il secondo lotto, invece, gli oneri per la realizzazione dell'opera e la copertura finanziaria non sono ancora completi. Da qui, la richiesta al governo ancora una volta recapitata dall'assessore Maurodinoia nelle scorse settimane. «Riteniamo che il commissariamento ai sensi di legge possa sbloccare l'opera e favorire l'individuazione dei finanziamenti necessari anche per il secondo lotto. Questa è la richiesta l'istanza che abbiamo avanzato al governo nazionale» ha rimarcato in sede di audizione della Conferenza delle Regioni convocata dalle Commissioni Ambiente, Territorio, Lavori pubblici e Trasporti della Camera dei deputati.


C'è, infine, il capitolo Recovery Fund. E la Regione ha già candidato 167 progetti per 19,7 miliardi di euro. Opere infrastrutturali che puntano i riflettori amche sui trasporti. Il collegamento ferroviario con l'aeroporto di Brindisi, ad esempio. Ma anche i 345 milioni che la Regione chiede per le Ferrovie Sud Est con l'obiettivo di potenziare l'armamento ferroviario, elettrificare le linee, completare l'installazione del sistema di sicurezza Scmt e attivare scambio intermodale tra ferro e gomma in corrispondenza di nodi quali potenziali hub intermodali. Previsti, infine, interventi di adeguamento e messa in sicurezza della rete stradale regionale per 456,8 milioni di euro. E i progetti puntano all'adeguamento agli standard normativi con riferimento alle caratteristiche geometriche delle infrastrutture stradali in particolare nei territori di Taranto e Lecce. Territori che Bellanova conosce bene. Come tutta la Puglia, del resto. Terra che nel suo viceministro ora ripone le sue rinnovate speranze di sviluppo.

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