Scuole in prima linea: «Frecciarossa a Lecce è una battaglia di civiltà»

Scuole in prima linea: «Frecciarossa a Lecce è una battaglia di civiltà»
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Martedì 6 Ottobre 2015, 22:48 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 12:44
«Non è pensabile che Lecce non abbia il Frecciarossa, questa è una battaglia di civiltà che ci impegna tutti e che dobbiamo combattere per vincere». Anche il mondo della scuola e dell’università si mobilita in vista dell’incontro ministeriale programmato per il 14 ottobre. Presidi, docenti e studenti hanno firmato la petizione lanciata da Quotidiano, altri lo stanno facendo in queste ore, per far arrivare il Frecciarossa fino a Lecce, bocciando così la decisione di Trenitalia di istituire dal 20 settembre una coppia (andata e ritorno) di treni Frecciarossa sulla linea Milano-Bari, tagliando fuori dal servizio il bacino di utenza del Salento, a partire dalle tappe di Brindisi e Lecce e in attesa di prevedere tratte anche per Taranto.



«L’appello lanciato da Quotidiano è stato raccolto in maniera diffusa all’interno dell’istituto - conferma la dirigente del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Maglie, Annarita Corrado -. Numerosi docenti e alunni, hanno voluto sottoscrivere la petizione per far arrivare il Frecciarossa fino a Lecce. È una battaglia di civiltà che coinvolge direttamente anche il mondo della scuola: pensiamo agli universitari e alle loro famiglie, tagliati fuori dai collegamenti con il resto d’Italia, costretti a peregrinazioni e a disagi che altri, nel resto d’Italia, non devono patire. Si tratta di una questione di giustizia sociale e di equità. Non si può pensare a realizzare un'infrastruttura indispensabile per il territorio basandosi solo su un criterio di tornaconto economico, ma per una volta occorre ragionare in prospettiva per non restare sempre in coda nello sviluppo del Paese».



Sulla stessa lunghezza d’onda il preside del Majorana di Brindisi Salvatore Giuliano: «Anche la nostra scuola ha firmato la petizione lanciata da Quotidiano e poi l’abbiamo anche condivisa sui social. Molti docenti del Majorana hanno aderito alla mobilitazione. Spero si possa ottenere un risultato - aggiunge il dirigente - perché si parla tanto di Salento ma poi in buona sostanza tutto si ferma prima del Salento e questo non va bene. Mi auguro che prevalga il buonsenso visto che stiamo parlando di una fetta della Puglia che è quella che negli ultimi anni sta registrando maggiore affluenza turistica da tutte le parti d’Italia. Non è giusto che questo territorio sia penalizzato. È evidente, però, che i tempi di percorrenza devono diventare appetibili, e per farlo bisogna prevedere anche interventi strutturali. Nel Salento la gente ci viene, se ci sarà Frecciarossa i flussi turistici si moltiplicheranno».



Ancora più intransigente la posizione della preside del liceo Palmieri di Lecce, Loredana Di Cuonzo: «Ho sottoscritto subito la petizione di Quotidiano, condivisa anche da moltissimi docenti e studenti del nostro istituto. Non è pensabile che Lecce non abbia un treno come il Frecciarossa - sottolinea con enfasi -, potrebbe diventare un motore economico importante, c’è una penalizzazione inaccettabile, che non può essere assolutamente avallata».



La dirigente fa anche riferimento alla questione economica addotta da Trenitalia per giustificare la decisione del capolinea a Bari. «Come fanno a dire prima che non c’è convenienza? - chiede la Di Cuonzo -. Quando una cosa c’è viene utilizzata, prima quanti prendevano l’aereo? Adesso è diventato indispensabile. Poi è ovvio che ci possano essere momenti di maggiore o minore affluenza, ma non credo all’analisi economica presentata da Trenitalia, anche perché ci potrebbe invece essere convenienza per i passeggeri a utilizzare il treno invece dell’aereo, specie per tratte medie, dai 600 agli 800 chilometri - aggiunge la preside -. Io stessa per andare a Roma trovo più conveniente in termini di tempo prendere il treno piuttosto che fare un’ora di volo ma poi dover arrivare a Brindisi, aspettare per l’imbarco, atterrare a Ciampino o a Fiumicino e raggiungere Roma. Il treno invece ti porta alla stazione Termini e sei al centro della città. Perciò chiedo ai rappresentanti della politica di far sentire la loro voce, il Salento non deve essere considerato solo un serbatoio di voti o terra di conquista quando si viene a trascorrere una vacanza».



Per il preside Dario Cillo, del liceo Virgilio di Lecce, «è una situazione paradossale emarginare questa provincia rispetto alle connessioni dirette con il resto d’Italia e d’Europa. Mi sembra - ribadisce il dirigente scolastico - una situazione abnorme che non può essere avallata. Avere il Frecciarossa a Lecce è una battaglia che vale la pena di combattere».