Al Sud stipendi più bassi che nel resto d'Italia. Puglia, allarme reddito: 12mila sospensioni. Ecco i numeri

Al Sud stipendi più bassi che nel resto d'Italia. Puglia, allarme reddito: 12mila sospensioni. Ecco i numeri
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Sabato 2 Settembre 2023, 12:28

Salario minimo, sì o no? Per il premier Giorgia Meloni sarà un'altra delicata sfida dell'autunno caldo (è il caso di dire, a proposito di lavoro). La Cgil ha già chiesto un altro tavolo di confronto per bocca di Maurizio Landini, le opposizioni sul punto sono compatte e intanto la presidente del Consiglio chiede al Cnel un lavoro approfondito. Anche perché ha qualche perplessità e lo ha ammesso con una lunga lettera diramata 12 agosto: «La svolta è il salario minimo? Molte forze sindacali e tanti esperti di lavoro nutrono delle perplessità. Il timore è che il salario minimo possa diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo per i lavoratori, andando così, per paradosso a peggiorare la condizione di molti lavoratori. Sono dubbi che condivido, ma ripeto: non ho preclusioni ideologiche, la mia è solo la doverosa preoccupazione di non intervenire su una materia così delicata senza la certezza di aver vagliato tutti i pro e contro. Ho proposto alle opposizioni di avviare un serio confronto nella sede preposta a farlo per costituzione e cioè il Cnel. Un confronto celere, da concludersi in 60 giorni con una proposta concreta sul tema del lavoro povero', non solo sul salario minimo».

I numeri

Il tema del lavoro e della povertà al Sud è un'emergenza ancor maggiore rispetto a quanto avviene nelle altre aree del Paese. A maggior ragione per il fatto che c'è stato il taglio netto al Reddito di Cittadinanza. Sono 11.933 i percettori che da questo mese non riceveranno più il sostegno. E adesso dovranno essere "ricollocati" nel mondo del lavoro. Le procedure sono già partite ma il tema è delicato perché ha rischiato di innescare una bomba sociale a orologeria. Lecce, Bari, Taranto e Foggia sono tra le prime 20 province in Italia per numero di sospensioni del Reddito.
E c'è poi il tema del lavoro... povero. Il salario minimo, seguendo alcune proposte, potrebbe essere "regionalizzato". Anche qui il Mezzogiorno è indietro. Il lavoro povero al Sud rappresenta un problema sociale mica da poco. L'ultimo report pubblicato da Svimez spiega come il 25% dei dipendenti al Sud guadagni meno di nove euro all'ora. Si tratta di circa un milione di lavoratori dipendenti su poco più di quattro milioni. Tre lavoratori part-time su quattro al Mezzogiorno sono occupati solo parzialmente non per scelta ma per necessità: cioè perché non è mai stato offerto loro un impiego a tempo pieno. Anche per questo l'inflazione ha colpito di più le famiglie del Sud, con un calo del potere d'acquisto di oltre otto punti percentuali.
 

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