Reti ultraveloci per la sanità: Policlinico primo con Vodafone

Reti ultraveloci per la sanità: Policlinico primo con Vodafone
di Daniela UVA
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Martedì 26 Settembre 2023, 05:00

Dal Policlinico di Bari parte la sfida alla digitalizzazione delle prestazioni sanitarie, con l’obiettivo di offrire servizi in modo più rapido e senza costringere i pazienti a spostarsi da un luogo all’altro. 

La connessione


La struttura sanitaria è, infatti, la prima in Italia a essere connessa con la banda ultra larga di Vodafone Italia, grazie ai fondi messi a disposizione dal Pnrr. Grazie a questa tecnologia, finanziata con 312 milioni di euro, sarà possibile supportare da remoto un medico in sala operatoria, attraverso l’utilizzo di visori e software di realtà aumentata. O utilizzare una maglietta “smart wearable”, con sensori che rilevano in tempo reale i parametri fisiologici, per permettere al medico di monitorare lo stato di salute del paziente in tempo reale durante le attività quotidiane. Per l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, si tratta di una “rivoluzione copernicana” nel campo della digitalizzazione. L’attivazione della nuova tecnologia fa parte del Piano sanità connessa, uno dei cinque programmi operativi dell’Investimento 3 Reti ultraveloci e 5G e rientra nei programmi di intervento pubblico della Strategia italiana per la banda ultra larga, finanziato e promosso dal dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio grazie ai fondi del Pnrr. È stato attuato da Infratel Italia e aggiudicato a Vodafone Italia, in sinergia con Regione Puglia e la società in-house regionale InnovaPuglia. «Sanità connessa è un programma nazionale che prevede la connessione di almeno 12mila strutture sanitarie a livello nazionale, in Puglia saranno 512 - precisa Palese -. Siamo in una fase molto avanzata ed è un fatto positivo che dalla Puglia e dal Policlinico di Bari ci dimostriamo pionieri in Italia». Di qui la speranza che «tutta la parte che riguarda il Pnrr e la Missione 6, con oltre 650 milioni di euro di investimento, possa continuare perché abbiamo avuto già tante inaugurazioni, soprattutto di grandi macchine che stiamo mettendo in funzione».

Gli obiettivi

L’obiettivo del Piano è garantire la connettività con velocità simmetriche di almeno un Gbps e fino a dieci Gbps alle strutture del servizio sanitario pubblico, dagli ambulatori agli ospedali.

Un progetto ambizioso, che parte proprio dalla Puglia. «In questa regione abbiamo già investito cento milioni di euro negli ultimi cinque anni» dice Lorenzo Forina, chief commercial officer di Vodafone Italia. «La connettività in banda ultra larga che abbiamo portato al Policlinico di Bari – evidenzia - svolge un ruolo cruciale per accompagnare la piena digitalizzazione delle strutture sanitarie e migliorare accessibilità e qualità delle cure mediche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie». Per Forina si tratta di «una collaborazione pubblico-privato che consentirà di accelerare l’adozione di soluzioni digitali in migliaia di altre strutture sul territorio al servizio dell’esperienza e della salute dei pazienti». Il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore, ricorda che «questo sforzo è stato fatto in pochissimi mesi. I vantaggi concreti per i pazienti si toccano con mano, con la possibilità di avere nel luogo in cui ne hanno bisogno tutto quello di cui hanno bisogno, senza la necessità di spostarsi da un padiglione all’altro». Anche per questo gli sforzi verso la digitalizzazione del sistema sanitario proseguono, come chiarisce il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti: «Stiamo promuovendo interventi come densificazione delle antenne interne – dice - che consentano ai medici di parlarsi e ai pazienti di comunicare con i familiari. Inoltre vogliamo arrivare a una connessione con il sistema 5G stand alone, che funziona indipendentemente dalla struttura del 4G. Questo vuol dire che il chirurgo non deve operare per forza al fianco della sala operatoria del Policlinico di Bari, ma che può operare anche un professionista da Milano». Nel frattempo il Fondo sanitario nazionale potrebbe presto essere incrementato, come chiedono molte Regioni: «Siamo convinti che la proposta di finanziare il Fondo con ulteriori quattro miliardi di euro potrà vedere la luce nella misura in cui il governo Meloni crede nella sanità pubblica e vuole continuare a investire» conclude il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato.

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