Olio, Sos produzione in Puglia: la xylella si estende e avanza verso nord

Olio, Sos produzione in Puglia: la xylella si estende e avanza verso nord
Olio, Sos produzione in Puglia: la xylella si estende e avanza verso nord
di Danilo SANTORO
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Lunedì 3 Luglio 2023, 05:00

Al momento la certezza è la presenza solo dell’insetto vettore, la sputacchina. I dati si riferiscono, però, al monitoraggio del 2022 è questo non fa che aumentare la preoccupazione di alcuni ulivi già colpiti da xylella praticamente nell’hinterland di Bari, a Triggiano. L’ultima circolare della Regione Puglia di pochi giorni fa ha certificato un elemento su cui da tempo erano in corso accertamenti: l’avanzata verso nord, seppur rallentata rispetto al passato, del batterio killer degli ulivi.

Sputacchina a Triggiano e ulivi infetti da abbattere scoperti anche a Putignano.

Due al momento le piante che di fatto spostano il punto più a occidente fino a questo momento dove è stata accertata la presenza della malattia. Putignano è l’ultimo dei paesi all’interno della zona del sud barese con alberi infetti: una corsa in solitaria del batterio che ha tagliato l’area dalla fascia adriatica di Monopoli fino a Locorotondo. L’infezione, però, ha origini di contagio da aree diverse ed ha colpito anche Alberobello, Castellana Grotte e Polignano a Mare. A Castellana Grotte sono 15 le piante ritrovate non distanti dal centro abitato e che dovranno essere abbattute, come prevedono le norme in questa area delimitata “Valle D’Itria zona Cuscinetto”. Dai primi riscontri non dovrebbero esserci piante monumentali.

I trattamenti obbligatori

Intanto, anche in ragione dell’andamento climatico variabile, con le copiose piogge che hanno caratterizzato le ultime settimane in Puglia, l’osservatorio fitosanitario della Regione Puglia ha posticipato al 10 luglio l’obbligatorietà del secondo trattamento insetticida nel contrasto alla diffusione del vettore in 19 comuni tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Ed all’interno di questa circolare è emerso il caso di Triggiano, ma anche un numero di insetti vettori in crescita nelle aree definite “Gioia” e “Murgia”. In questo caso il trattamento non è obbligatorio ma “fortemente” consigliato. Controllo del vettore decisivo in quella che è la strategia della Regione Puglia per il contrasto all’emergenza fito-sanitaria. Buone pratiche a cui sono chiamati i privati ma anche gli enti pubblici: circostanze queste, che spesso per mancanza non trovano effettivo adempimento da parte di Comuni o altre istituzioni proprietari di spazi verdi.

Ad oggi secondo quanto riporta il cruscotto del sito istituzionale sull’emergenza xylella in Puglia è 341 il numero di piante infette su 250.264 analizzate durante il monitoraggio 2022-2023. Dall’inizio del 2023 sono state trovate 99 piante infettate dalla Xylella; in tutto il 2022 ne erano state trovate 242. Monitoraggi che vengono fatti principalmente nel sud-Barese e tra la Valle D’Itria ed alcune aree del nord brindisino, dove la presenza di ulivi millenari, portò l’assessorato regionale alcune mesi fa a prevedere misure specifiche per la tutela del patrimonio culturale e ambientale delle piante con secoli di storia. Un dramma su cui da oltre 10 anni la politica s’interroga, iniziato nel profondo Salento, e che oggi minaccia l’intero comparto olivicolo della Puglia, ad iniziare in questo momento storico dalla provincia di Bari. Area della Puglia in cui l’olivicoltura è uno dei settori trainanti dell’economia della zona.

Intanto la ricerca va avanti per cercare di individuare soluzioni per contrastare in maniera sempre più efficace questa emergenza fito-sanitaria. Nei giorni scorsi sono stati presentati i risultati di un nuovo studio condotto dall’università ‘D’Annunzio’ di Chieti- Pescara. Si chiama ‘Argirium SUNc’ ed è il nuovo nano materiale in grado di agire efficacemente su molti patogeni sia batterici che fungini, responsabili di molte patologie sia in campo medico che in fitopatologia. Ci sono anche - come comunicato dalla stessa università abruzzese - le evidenze di efficacia per combattere e sconfiggere la Xylella. Il nuovo nano materiale che ha dimensioni del nano world (pochi nanometri) è stato caratterizzato e sintetizzato per la prima volta stabile in soluzione acquosa nei laboratori dell’ateneo di Chieti-Pescara da una equipe di ricercatori coordinata dal dottor Luca Scotti. I risultati della ricerca su questo nuovo nano materiale sono stati pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche del settore come ‘Scientific Report di Nature’.

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