La petizione per il Frecciarossa/Le prime 16mila firme a Emiliano: «Il giornale interprete della comunità»

Alfredo Prete, Claudio Scamardella e Michele Emiliano
Alfredo Prete, Claudio Scamardella e Michele Emiliano
2 Minuti di Lettura
Giovedì 10 Settembre 2015, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 17:12
Il direttore di Nuovo Quotidiano di Puglia, Claudio Scamardella, accompagnato dal presidente della Camera di Commercio di Lecce Alfredo Prete, ha consegnato al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, le prime 16mila firme raccolte in calce a una petizione che chiede a Trenitalia di ripristinare il collegamento del treno Frecciarossa da Milano fino a Lecce. Le firme consegnate a Emiliano saranno inviate anche al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che sabato sarà a Bari per l'inaugurazione della Fiera del Levante.



La battaglia. La scelta di Trenitalia è ritenuta "discriminatoria" dai cittadini di Brindisi, Lecce e Taranto. Ancor più perché fino al 2008 il Frecciarossa arrivava fino a Lecce. "Nuovo Quotidiano di Puglia" ha deciso di essere in prima linea in questa battaglia del territorio e per il territorio, organizzando una petizione che ha già raccolto - in poco più di una settimana - oltre 16mila firme e migliaia di messaggi, in questi giorni pubblicati sul giornale.







«Da tutta Italia». «Dal 20 settembre il collegamento, cancellato 7 anni fa, sarà ripristinato - ha spiegato il direttore Claudio Scamardella - ma solo sino a Bari, tagliando fuori il Salento. La petizione chiede, con tante firme che non provengono solo dalla nostra comunità ma anche da altre parti d'Italia, che il Frecciarossa sia ripristinato sino a Lecce. La raccolta delle firme continuerà fino al 20 settembre e le presenteremo anche al premier Renzi affinché si attivi».



Emiliano: giornale in prima linea per la comunità. «Ho molto apprezzato – ha dichiarato Emiliano - l’iniziativa di “Nuovo Quotidiano di Puglia” che si è fatto interprete della sua comunità. Un prezioso stimolo delle istituzioni che peraltro incarna la funzione che la libertà di stampa deve svolgere in una democrazia matura. E quindi sono particolarmente orgoglioso come presidente della Regione Puglia che le nostre comunità vedano nei propri giornali il punto di approdo delle loro istanze fondamentali. E che attraverso i giornali si attivino e partecipino. Queste prime 16mila firme raccolte consentono di ovviare a qualsiasi banalizzazione dell’istanza perché sono arrivate non solo corredate di nome, cognome e data di nascita ma anche di messaggi a motivazione della firma. Il giornale con uno sforzo notevole ha dedicato moltissime pagine a riportare le opinioni di ciascuno. Scorrere tutte le edizioni che le raccolgono ha consentito a me - e consentirà a tutti coloro che le leggeranno - di prendere conoscenza delle innumerevoli ragioni individuali e collettive che sono alla base di questa mobilitazione. Questa è una comunità attiva, che partecipa dal basso ed è esattamente quello che abbiamo cercato di chiedere durante la campagna elettorale con la proposta di legge sulla partecipazione attiva, che farà degli eventi come questa petizione una prassi normale. Intanto - ha concluso - abbiamo oggi sperimentato un modello di governo della Regione Puglia attraverso l'attività di un giornale e dei suoi lettori».