Difesa, immobili all'asta in tutta la Puglia a partire da 60mila euro

Difesa, immobili all'asta in tutta la Puglia a partire da 60mila euro
di Maria Claudia MINERVA
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Martedì 27 Gennaio 2015, 22:15 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 09:51
La Legge di Stabilità dà un’ccelerata alla dismissione degli immobili che appartengono al Ministero della Difesa. La vendita di strutture e alloggi non più necessari alle esigenze delle Forze Armate dovrà, infatti, fruttare all’Erario 220 milioni di euro nel 2015, e 100 nel 2016. Si tratta di alloggi che si trovano soprattutto nelle grande città e che si possono acquistare a prezzi molto convenienti, basti pensare che la base d’asta parte anche da 70mila euro. Ufficialmente la vendita, che riguarda edifici ad uso abitativo, è partita con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 14 gennaio scorso.



Il bando comprende 637 case libere per un valore complessivo di circa 104 milioni di euro, prezzo a base d’asta. In un primo momento la vendita, che interesserà 41 città su tutto il territorio nazionale, sarà riservata ai dipendenti in servizio del Ministero della Difesa, in seguito, invece, sarà aperta a tutti i cittadini. La procedura prevede che le vendite vengano realizzate attraverso la Rete aste notarili, il sistema del Consiglio nazionale del Notariato per la gestione delle aste in via telematica. La convenzione tra ministero della Difesa e Notariato avrà una durata di tre anni, tanto quanto durerà il programma di dismissione del Ministero della Difesa che riguarda migliaia di immobili liberi o occupati di tipo residenziale presenti in Italia.



Gli immobili in questione si trovano in tredici regioni e, più precisamente, in Puglia, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto. Dalla loro vendita il governo si aspetta di incassare 1,5 miliardi di euro al 2016. Il prezzo base degli immobili è stato fissato (secondo quanto previsto dalla legge di stabilità per 2015) applicando una riduzione del 20% rispetto al valore di mercato, mentre il prezzo definitivo sarà poi determinato applicando un’ulteriore riduzione, variabile da un minimo del 10%, per un reddito del nucleo familiare superiore a 65 mila euro, a un massimo del 25%, per reddito del nucleo familiare minore o uguale a 43.644 euro.



La vendita procederà attraverso due step: tra il prossimo 17 febbraio e l’11 marzo è infatti previsto lo svolgimento delle aste senza incanto riservate ai dipendenti in servizio del ministero della Difesa, mentre tra il 12 e il 25 marzo sono previste le aste residuali (sempre senza incanto) aperte a tutti i cittadini e aventi ad oggetto i lotti non aggiudicati con l’asta principale.



La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 14 gennaio 2015 ha dato quindi l’avvio al primo bando che riguarda i 637 immobili liberi situati in 13 regioni italiane, tra le quali anche la nostra. Aprirà le danze il lotto del Lazio, dal 17 al 19 febbraio, mentre per la Puglia l’asta è stata fissata per il 23 febbraio. Le città pugliesi interessate da questo primo bando sono Bari, Lecce e Taranto, i prezzi degli immobili, come si è detto, sono tra i più svariati: si va da 64mila euro per un appartamento di 85 metri quadri, in via Magnaghi, a Taranto a ai 132mila euro di una casa di 150 metri quadri, in via Mercadante, a Bari.



Vale la pena ricordare che le aste saranno effettuate per singoli lotti, ognuno costituito da unità immobiliari ad uso residenziale comprensive di eventuali pertinenze e accessori. L’elenco, completo di documentazione (planimetrie, foto, ecc.), l’elenco dei notai presso i quali è possibile depositare le offerte nonché il disciplinare d’asta e i suoi allegati, che regolano le modalità di partecipazione e di svolgimento dell’asta, sono disponibili sui siti internet www.notariato.it , raggiungibile anche a mezzo di appositi link disponibili sui siti istituzionali del Ministero della Difesa oppure presso i Notai Banditori. Per la partecipazione all’asta il deposito dell’offerta deve avvenire entro i termini indicati nel bando del relativo lotto, previo appuntamento, presso il notaio banditore dell’asta principale o dell’asta residuale ovvero presso uno dei notai periferici il cui elenco, con i recapiti, è presente nel sito www.notariato.it.



All’atto della presentazione dell’offerta, chi ha intenzione di acquistare l’alloggio deve presentare il titolo che attesta il versamento di una cauzione pari al 5% del prezzo a base d’asta. Ad aggiudicazione avvenuta, l’interessato dovrà, quindi, versare una caparra confirmatoria pari al 5% del prezzo di aggiudicazione, con le modalità previste nel Disciplinare d’Asta, pena la decadenza dall’aggiudicazione e la perdita delle cauzioni che saranno incamerate dal Ministero della Difesa.



Dalle foto di alcuni immobili messi all’asta sul sito del Ministero, a prima vista, sembra che alcune unità abbiano bisogno di importanti interventi di ristrutturazione e, comunque, è evidente che non si tratta di nuove costruzioni o di immobili rifiniti. I prezzi alla base delle aste, però, appaiono mediamente inferiori rispetto alle medie di mercato: le occasioni sono da valutare caso per caso, potendo prenotare anche sopralluoghi e scaricando tutta la documentazione necessaria direttamente dal sito internet. All’asta principale per la Puglia manca meno di un mese.