Covid, annullate le multe da super lavoro ai medici. Ora i sindacati attaccano: «Serve un piano assunzioni»

Covid, annullate le multe da super lavoro ai medici. Ora i sindacati attaccano: «Serve un piano assunzioni»
di Andrea TAFURO
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Martedì 24 Ottobre 2023, 05:00

«Vicenda paradossale: da eroi alla multa il passo è stato davvero troppo breve. Ringraziamo il presidente Sergio Mattarella per il tempestivo intervento». Dopo le multe ai tre medici pugliesi e le polemiche, seguite dalla sospensione e poi dall’annullamento delle sanzioni da parte dell’Ispettorato del lavoro nazionale dopo l’intervento del Capo dello Stato, Mattarella, resta alta la sorveglianza da parte dei sindacati di categoria per scongiurare altri casi simili a quelli registrati al Policlinico di Bari, in una fase in cui il Governo Meloni ha stanziato i fondi per le prestazioni aggiuntive, al netto delle riflessioni in corso a più livelli per far fronte alle croniche carenze di sanitari negli organici ospedalieri. 

I sindacati

«La vicenda del collega medico di Bari multato per le eccessive ore di lavoro straordinario nel periodo della pandemia – ha commentato Pierino Di Silverio, segretario Nazionale Anaao Assomed - non è solo paradossale, ma vergognosa. Ecco la fine degli eroi del Covid: denunciati, aggrediti, sottopagati e ora anche sottoposti a sanzioni per aver retto il sistema sanitario nazionale in uno dei momenti peggiori per la sanità del nostro Paese. Apprezziamo il puntuale e immediato intervento dei Ministri del Lavoro e della Salute per evitare la beffa oltre al danno. Ora occorre lavorare in sinergia cambiare e in fretta il modello di lavoro. Basta pensare al lavoro straordinario come unica soluzione per salvare il Sistema sanitario nazionale (Ssn). Anche perché di straordinario oggi resta solo l’impegno profuso ogni giorno dai medici e dai dirigenti sanitari del nostro sistema sanitario. Ed è per il loro impegno ordinario e quotidiano che andrebbero premiati, non puniti. Se il lavoro in ospedale non verrà reso appetibile – ha proseguito - riconsegnando ai medici e ai dirigenti sanitari sicurezza, retribuzioni dignitose, riconoscimento professionale e sociale e tempo di vita, la spirale di dimissioni che avvolge oggi il nostro Ssn terminerà con la disgregazione di quel che resta del sistema di cure pubbliche». 
Sindacati in allerta dunque, così come ribadito nell’analisi critica espressa dal segretario regionale Fsi-Usae Puglia, Francesco Perrone. «L’ispettorato del lavoro prima di procedere con il sistema sanzionatorio avrebbe dovuto documentarsi meglio, in considerazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 in cui tutto il personale medico e tutti gli operatori sanitari hanno dovuto fare più del dovuto, con le prevedibili conseguenze che la liquidazione delle competenze accessorie (lavoro straordinario e prestazioni aggiuntive) vengono erogate dopo anni dallo svolgimento.

Il presidente Mattarella da buon padre di famiglia ha fatto il massimo per sospendere, e ci auguriamo anche far annullare, delle sanzioni ingiuste. Tuttavia – ha aggiunto Perrone – resteremo vigili per monitorare anche le situazioni future, in considerazione che i medici potranno essere chiamati a svolgere nuovi straordinari o prestazioni aggiuntive per abbattere la piaga delle liste d’attesa». 

La Federazione e l'incontro con la ministra

Dopo il polverone, torna a parlare anche il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, tra i primi a sostenere e rilanciare la richiesta d’intervento sollevata dal primario del policlinico barese, Vito Procacci. «Ringraziamo il Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone per il tempestivo intervento al fine di risolvere la paradossale situazione dei medici multati per non aver rispettato, in piena pandemia, il limite degli orari di lavoro. Si tratta di un segnale di grande attenzione del Ministro e del Governo intero per la professione medica, e di riconoscimento per il supporto che ha prestato e presta al Paese. Siamo grati al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per avere ancora una volta, dimostrato la sua solidarietà e la sua considerazione per i medici e per il loro contributo. Un grazie, infine, a tutti i medici – ha concluso il presidente Fnomceo – che, lavorando senza risparmiarsi, hanno traghettato il Paese fuori dalla pandemia, assistendo oltre 26 milioni di persone e salvando centinaia di migliaia di vite messe a rischio dalla malattia grave». Il punto sull’intera vicenda verrà aggiornato oggi in un incontro convocato a Roma tra la ministro Calderone e il presidente Anelli.

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