Coronavirus, il decreto del Governo divide l'Italia in tre: tutte le misure per la Puglia, punto per punto

Coronavirus, il decreto del Governo divide l'Italia in tre: tutte le misure per la Puglia, punto per punto
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Martedì 3 Marzo 2020, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 10:04
Il coronavirus ha diviso l’Italia in tre “macroregioni”. Almeno per tutta questa settimana poi, dal 9 marzo, le cose cambieranno (si spera in meglio) in base al contenimento o all’avanzata dell’epidemia. Il Decreto del Governo firmato l’1 marzo distingue infatti le misure sulla base delle aree geografiche d’intervento. Tre zone a seconda dell’infezione da contenere.La zona rossa, quella chiusa da tempo, con i comuni della zona di Codogno, Bertonico, Casalpusterlengo e Vò nel Veneto. La zona gialla, che comprende Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e le province di Pesaro e Urbino, nelle Marche, e quella di Savona in Liguria. Infine tutte le altre Regioni, per le quali si dovranno applicare misure di prevenzione.

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La zona rossa Per la zona rossa, c’è la chiusura dei negozi centri commerciali nelle giornate di sabato e domenica (con eccezione per farmacie e negozi alimentari) e la sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere, centri termali,culturali, sociali e ricreativi.
La zona gialla Per la zona gialla, sospesi gli eventi sportivi e le trasferte dei tifosi. Sospese anche tutte le manifestazioni di carattere “non ordinario” comprese quelle di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso (cinema, teatri, discoteche etc.). L’apertura dei luoghi di culto sarà condizionata all’adozione dimisure organizzative tali da evitare assembramenti di persone. Le scuole di ogni e grado resteranno chiuse ancora almeno fino al 7 marzo. Bar ePub potranno servire solo al tavolo i loro avventori.
Le altre regioni Sul resto del territorio nazionale saranno agevolate tutte le forme di telelavoro. Sospese le gite scolastiche e le uscite didattiche fino al 15 marzo almeno. Obbligo di presentare il certificato medico per assenze scolastiche superiori ai 5 giorni. Nel dettaglio si stabilisce: la possibilità che la modalità di “lavoro agile” sia applicata, per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti; la sospensione fino al 15 marzo dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con la previsione del diritto di recesso dai contratti già stipulati; l’obbligo, fino al 15 marzo, della presentazione del certificato medico per la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva; la possibilità, per i dirigenti scolastici delle scuole nelle quali l’attività didattica sia stata sospesa per l’emergenza sanitaria, di attivare, sentito il collegio dei docenti e per la durata della sospensione,modalità di didattica a distanza; lo svolgimento a distanza, ove possibile, delle attività didattiche o curriculari nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica; la proroga dei termini previsti per il sostenimento dell’esame di guida; l’idoneo supporto al fine di garantire i nuovi ingressi negli istituti penitenziari. Inoltre il testo prescrive, per l’intero territorio nazionale, ulteriori misure quali la diffusione delle informazioni sulla prevenzione igienico sanitaria presso gli esercizi commerciali; interventi straordinari di sanificazione dei mezzi. Infine chiunque abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, o sia transitato o abbia sostato nei comuni della “zona rossa”, deve comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o ai servizi di sanità pubblicacompetenti.



La Regione Puglia Per quanto riguarda la Regione Puglia il governatore Michele Emiliano aveva già firmato una nuova ordinanza lo scorso 27 febbraio per evitare il crearsi di focolai. Nell’ordinanza vengono sospesi sino al 15 marzo 2020 i viaggi di istruzione e visite guidate scolastiche;mentre per quanto riguarda “le procedure concorsuali deve essere garantita in tutte le fasi del concorso una adeguata distanza di sicurezza” tra i candidati. Per scuole e università non c’è un provvedimento di chiusura ma l’obbligo di “esporre le informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal ministero della Salute”.

Infine, negli uffici della pubblica amministrazione e in tutti i locali aperto al pubblico, “devono essere messe a disposizione degli addetti, degli utenti e visitatori soluzioni disinfettanti per il lavaggio dellemani”. Anche i sindaci e le associazioni di categoria devono “promuovere la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione”. Se la situazione dovesse peggiorare e dovesse scoppiare un focolaio, il piano anti-coronavirus prevede che vengano riservati due posti letto in ogni rianimazione presente negli ospedali della Puglia.
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