Condanna a sei anni e otto mesi per il 41enne di Uggiano La Chiesa accusato di aver molestato la nipote di 10 anni, minacciandola poi di uccidere i suoi genitori se avesse rivelato a qualcuno di quelle morbose attenzioni. Nel processo con rito abbreviato, davanti al giudice per l'udienza preliminare Giulia Proto, il pm aveva chiesto una condanna a nove anni di reclusione.
Le motivazioni del verdetto saranno depositate fra 40 giorni, ma il giudice ha anche riconosciuto un danno di 20mila alla presunta, piccola vittima (nel frattempo diventata maggiorenne) e ai suoi genitori, costituitisi parti civili con l’avvocato Claudio Mangia. L'imputato è stato rappresentato dall'avvocato Alessandra Bleve che ora valuterà se presentare ricorso.
In aula, per la discussione, si tornerà il 16 febbraio, e come parti civili ci saranno anche i familiari della presunta vittima, rappresentati dall’avvocato Claudio Mangia.
I fatti risalgono a qualche anno fa, fino al settembre 2017, quando la bambina si è infine ribellata a quello zio orco che l'aveva portata a casa sua, costringendola a denudarsi e a subire atti sessuali.
La bambina si confidò con le compagne di scuola e, da loro, la notizia arrivò alle orecchie del preside. Il resto è noto: l'intervento dei genitori e l'apertura dell'inchiesta con l'accusa di violenza sessuale e tentata violenza sessuale.