Fontanine di Puglia, progetti di recupero con Qr code. L’iniziativa ideata per rimettere a nuovo gli arredi urbani nel degrado

Fontanine di Puglia, progetti di recupero con Qr code. L’iniziativa ideata per rimettere a nuovo gli arredi urbani nel degrado
di ​Pierangelo TEMPESTA
4 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Dicembre 2023, 08:42

Restaurare le fontane pubbliche della provincia di Lecce e inserirle in una rete per la valorizzazione dell'acqua come bene comune. Per recuperare non solo gli arredi urbani, ma anche le storie che essi raccontano. 
È questo l'obiettivo di “Fontanine di Puglia”, il progetto ideato da Daniele Renna, di Racale, che ha già all'attivo il restauro delle fontane in diversi Comuni. Anche a Ugento, in questi giorni, sono in corso le operazioni di recupero, grazie a un progetto finanziato dall'amministrazione comunale con gli introiti dell'imposta di soggiorno. 

Come funziona il progetto


«Intendiamo recuperare e valorizzare lo storico patrimonio delle fontanine dell'Acquedotto Pugliese - spiega Renna - attraverso interventi di rigenerazione e riqualificazione anche degli spazi che le ospitano. In questo modo proteggiamo la testimonianza e il patrimonio identitario, storico e culturale di un intero territorio, esaltando ciò che le fontanine rappresentano: una conquista sociale legata all’epoca che ha a che fare con le passate generazioni. A Ugento, infatti, si affiancano altre comunità come Parabita, Gallipoli, Casarano, Tricase e Melissano, solo per citarne alcune.

Un ulteriore passo per difendere l'importanza dell'acqua come bene pubblico». Nell'ambito del progetto, in provincia sono state censite oltre 1.400 fontanine, quasi tutte sottoposte a vincolo da parte della Soprintendenza. Nella maggior parte dei casi si tratta di installazioni in stato di degrado o, comunque, non funzionanti. Da qui l'idea di proporre un progetto articolato di recupero, che va dal restauro a regola d'arte (con l'eventuale integrazione dei pezzi mancanti) alla manutenzione ordinaria e straordinaria, per garantirne la funzionalità nel tempo. 

Il coinvolgimento delle scuole


C'è poi la valorizzazione, anche con il coinvolgimento delle scuole, «affinché - spiega ancora Renna - ogni comunità possa ritrovarsi e raccontarsi le storie dei nostri paesi legate alle fontane. L'obiettivo è sensibilizzare la comunità a dare valore al patrimonio e ad utilizzare l'acqua come bene comune». Ad ogni Comune viene proposta la creazione di una pagina specifica sul sito fontaninedipuglia.it e ogni fontana è dotata di qr code, utile per segnalare eventuali malfunzionamenti. Il passato, la storia, che incontrano il futuro e la tecnologia d’ultima generazione. Oltre che l’universo social. Il progetto, si diceva, in questi giorni ha preso piede anche a Ugento, con la sistemazione di 11 fontane in paese (corso Garibaldi, via Salentina, piazza Colonna, via Castello, largo Sant'Antonio, Porta San Nicola, via Fratelli Molle, via Massimo Colosso, piazza Italia, via Artus e via Firenze) e altre 5 a Gemini (largo Croce, via Fontana, via Ss. Rosario, via Ricchiuto e via Diaz). «Fulcro della vita quotidiana delle famiglie del Sud, luoghi di aggregazione e di appuntamento - afferma l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Meli - le fontanine pubbliche sono testimoni longeve della storia di intere generazioni. Con un investimento complessivo pari a 39mila euro, attinti dal gettito dell'imposta di soggiorno, le fontanine dislocate nel territorio urbano della nostra città intraprendono un percorso di rigenerazione e valorizzazione. Un'iniziativa finalizzata alla salvaguardia dell'emblema storico, al fine di assicurare funzionalità, efficienza e conservazione, attraverso interventi di recupero abbinati a controlli periodici, manutenzione ordinaria e pulizia». 
L'investimento, aggiunge Meli, «avrà visibilità a breve anche attraverso lo sviluppo di pannelli informativi, qr code, mostre e convegni tematici, grazie all'intesa e alla collaborazione con l'assessore alla Cultura e alla Promozione turistica Chiara Congedi: un progetto teso alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, che riconosce alla fontana pubblica il ruolo e la funzione sociale che la Storia gli ha attribuito».
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