Tribunali e Corti d'appello, al via la nuova ondata di tagli: a rischio anche Lecce

Tribunali e Corti d'appello, al via la nuova ondata di tagli: a rischio anche Lecce
2 Minuti di Lettura
Sabato 26 Marzo 2016, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 16:05
La commissione Vietti nominata dal ministero della Giustizia per studiare il riordino delel sedi giudiziarie ha terminato il suo lavoro. Lo studio si tramuterà a breve in un disegno di legge che prevede la riduzione del numero delle Corti d'appello in base a carichi di lavoro e numero di abitanti per arrivare tendenzialmente a distretti con almeno un milione di abitanti, un ulteriore taglio dei tribunali, la razionalizzazione territoriale degli uffici di Procura generale. Com'è noto - e come confermato nella relazione della commissione - è a rischio anche Lecce e quindi la sezione distaccata di Taranto, le cui sorti appaiono però in bilico già da tempo.

Nel riordino è prevista inoltre l'istituzione di una task force di magistrati che possano operare anche in più uffici giudiziari contemporaneamente. Si muove lungo queste direttrici l'ipotesi di riforma della geografia giudiziaria che la commissione ministeriale guidata da Michele Vietti, ex vicepresidente del Csm, ha messo a punto con una proposta di ddl delega. La chiusura dei lavori della commissione è prevista per il 31 marzo. L'attuazione della delega costituirà la seconda fase di revisione della geografia giudiziaria dopo quella sui tribunali nel 2012. Difficile, però, che proceda immediatamente: sotto elezioni amministrative il taglio dei tribunali non è certo argomento popolare. Più probabile che questa razionalizzazione, da più parti ritenuta necessaria, sia ripresa in mano nei prossimi mesi, dopo un confronto con i territori chiesto anche dalle categorie interessate: Anm, Consiglio nazionale forense (Cnf), Organismo unitario dell'avvocatura (Oua). Anche perché, sulla carta, si prevede una bella sforbiciata, che tocchera' piu' il Sud che il Nord. Legando la Corte d'appello a un bacino di almeno un milione di abitanti, salterebbero e sarebbero soggette ad aggregazioni con uffici piu' o meno limitrofi le corti d'appello di Potenza, Campobasso, Perugia, Reggio Calabria, Caltanissetta, Messina, Bolzano, Trieste, Sassari. A rischio anche Lecce.

Dai tagli si salverebbero Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Campania. Naturalmente non tutte le situazioni si possono mettere sullo stesso piano per presenza criminale ed estensione dei territori interessati. Da qui l'importanza di un confronto con chi opera sul campo. Ma la lista è corposa. Del resto, come risulta dalle bozze della relazione della commissione Vietti, in molti casi si tratta di veri e propri micro-distretti che, come Caltanissetta e Campobasso, non raggiungono i 500mila abitanti mentre altri 7 ne hanno poco di piu' e Perugia arriva a 884mila. Attualmente su 26 Corti d'appello e tre sezioni staccate, solo 6 distretti superano 4 milioni di abitanti (Milano, Roma, Venezia, Napoli, Torino e Bologna).
A questo piano si affianca un nuovo intervento sugli uffici giudiziari di primo grado che punta a superare la logica di “tribunali intangibili”, come si legge nei documenti della commissione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA