Minacce all'ex moglie, 37enne torna in carcere

Minacce all'ex moglie, 37enne torna in carcere
di Antonio SOLETI
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Giovedì 31 Marzo 2016, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 20:17

Le sue condizioni di salute sarebbero state incompatibili con il regime carcerario, tanto da costringerlo ad intraprendere lo sciopero della fame fino a quando non ha ottenuto gli arresti domiciliari. Una volta a casa, però, l'uomo, un 37enne del posto, ha cominciato a molestare telefonicamente la moglie, da cui era separato, nell’intento di farla tornare sui suoi passi e ricongiungersi a lui.

Ieri mattina, in seguito ad un’accurata operazione d’indagine condotta dai Carabinieri di Trepuzzi al comando del maresciallo Giovanni Papadia, l'interessato è stato prelevato dalla sua abitazione e riportato nel carcere di Borgo San Nicola, essendo stato ritenuto responsabile di molestie ed evasione giacché, in un caso specifico, l’uomo si è presentato presso la casa in cui ora la sua ex moglie convive con il figlio e un nuovo compagno, sia per controllarla sia per minacciarla che ci sarebbero state ritorsioni proprio nei confronti del nuovo compagno della donna, se non fosse stato assecondato.

A questo si aggiunge poi la minaccia di morte nei confronti del “rivale in amore”, in quanto sospettato di “attenzioni” particolari nei confronti del proprio figlio, tanto da creargli un disturbo comportamentale spesso sfociato in crisi di pianto, soprattutto durante le ore trascorse a scuola. Circostanze perentoriamente smentite dalla madre giacché il bambino non avrebbe mai avuto occasione alcuna di intrattenersi da solo in compagnia del suo attuale compagno.
L'arrestato era riuscito ad ottenere i domiciliari perché, secondo la perizia medica, era affetto da ansia, depressione e deficit deambulatorio.

La sua condotta, però, uscito fuori dal carcere, ha sconfessato quanto diagnosticato, essendo stato ritenuto capace non solo di deambulare ma, addirittura, guidare un’automobile. Fatti, questi, che rendono plausibile la possibilità di reiterazione di condotte illecite, come addirittura il paventato omicidio del presunto rivale e l’ossessione dimostrata verso la ex moglie. 

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