«Sbalzati dai sedili, poi i pianti e le urla:
è stato un vero miracolo»

«Sbalzati dai sedili, poi i pianti e le urla: è stato un vero miracolo»
di Valeria BLANCO
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Mercoledì 14 Giugno 2017, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 10:59

SAN DONATO - Ci sono mamme, figli, fratelli e amici in attesa all’esterno del municipio di San Donato, all’interno del quale i medici - in un punto di primo soccorso allestito in fretta e furia - stanno verificando le condizioni di salute dei passeggeri dei due convogli entrati in collisione ieri pomeriggio nelle campagne di Galugnano.
Qualcuno ha gli occhi lucidi, molti parlano al telefono per rassicurare gli altri parenti rimasti a casa. Tutti in trepidante attesa di riabbracciare i loro cari che erano a bordo dei due treni. «Dentro c’è mia figlia - racconta una mamma preoccupata -. So che sta bene, ma non riesco a sentirla perché il suo telefono rimane muto. Ci siamo presi un grande spavento, adesso vogliamno solo riportarla a casa».
S’interrompe per far passare alcuni operatori del 118 arrivati a bordo di un’ambulanza a sirene spiegate: accompagnano un altro passeggero, un anziano, all’interno del municipio. A pochi chilometri da lì, si lavora ancora a ridosso dei binari.
I cinque feriti sono stati trasportati in ospedale, mentre altre persone sono state medicate sul posto. Poi gli operatori e i Vigili del fuoco hanno aiutato i passeggeri a risalire la piccola scarpata per raggiungere gli scuolabus, nel frattempo messi a disposizione del Comune, che hanno trasportato tutti, a più riprese, in municipio.
«Appena abbiamo sentito dello scontro tra treni - racconta la mamma con la voce che le trema - abbiamo temuto il peggio. Sapevamo che nostra figlia era a bordo. Per fortuna, siamo riuscite a scambiarci dei messaggi: dice che sta bene, ma vogliamo vederla».
Dal municipio si esce alla spicciolata. Per primo esce un ragazzo extracomunitario: stava andando a Lecce, ora non sa che fare. Si guarda attorno con aria confusa. Dietro di lui un anziano: «Hanno detto di aspettare - racconta - perché ci riporteranno a Lecce con i bus. Io non ho nessuno che possa venire a prendermi, aspetterò, ma che spavento».

 
La più loquace è una signora, anche lei con il collare: «Non ci siamo accorti di niente: nessun preavviso. Solo uno schianto che ha sbalzato qualcuno fuori dal sedile. Poi le urla, lo spavento, ma per fortuna nessuno si è fatto male davvero. È stato un miracolo».
La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente. Gli agenti della polizia municipale di San Donato hanno subito provveduto a regolare il traffico sul ponte per permettere ai mezzi di soccorso di raggiungere quanto più velocemente possibile il punto più vicino allo schianto. I Vigili del fuoco hanno aperto un varco tra muretti a secco e vegetazione, ed hanno posato una scala necessaria per raggiungere in sicurezza le rotaie, poste sotto il livello del terreno in una sorta di dirupo. Carabinieri, finanza e polizia hanno presidiato la zona e tenuto lontano i curiosi, mentre i feriti venivano medicati e trasportati in ospedale. Alla fine, tra San Donato e Galugnano, sono rimasti solo gli inquirenti: a loro ora il compito di dare risposte a tutte quelle famiglie che ieri sono andate a letto consapevoli di essere state miracolate. A loro il compito di chiarire le cause dell’incidente ed eventualmente prendere le necessarie precauzioni perché un incidente del genere - il secondo in Puglia con una dinamica molto simile - non si ripeta più. Perché viaggiare, anche in Puglia, sia solo un piacere e non, ogni volta, una scommessa con la morte.
 

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