Nuova tragedia in spiaggia. Muore 49enne

La spiaggia di Porto Cesareo dove è morto il 49enne
La spiaggia di Porto Cesareo dove è morto il 49enne
di Francesco DE PASCALIS
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Martedì 24 Luglio 2018, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 16:36
Ancora un morto sulle spiagge di Porto Cesareo. Un'altra vita che si spegne in acqua sotto gli occhi atterriti ed increduli di una giovane moglie e di una figlia. Sul bagnasciuga attorniato da decine di bagnanti, giace il corpo senza vita di Akkaynak Mustafà, 49enne turco che si trovava in spiaggia con la famiglia.
A nulla sono valsi gli immediati soccorsi del 118 e della capitaneria di Porto del locale Ufficio Marittimo Torre Cesarea, vani i disperati tentativi e gli sforzi di rianimazione del proprietario del vicino Hotel Blu e dei bagnini del lido Le Dune, vano il tentativo di rianimazione attraverso i defibrillatori. Nulla da fare l’uomo sarebbe spirato durante il trasporto in ospedale.

Il fatto è avvenuto in località “Scalo di Furno”, precisamente proprio di fronte alla lingua di sabbia che si sviluppa subito dopo il noto insediamento archeologico di origine romane, a pochi metri da primo attracco di Porto Cesareo.  «Siamo stati allertati immediatamente dal collega Giuseppe Bax titolare dell’Hotel Blu già sul posto per prestare gli immediati soccorsi - raccontano i bagnini delle Dune -. Siamo partiti in quattro con gli zainetti della prima emergenza in spalla: tre hanno raggiunto l’uomo già adagiato sulla sabbia percorrendo i breve tratto di arenile che separa le Dune  dalla spiaggetta del “Villaggio” in località scalo di Furno”, Giovanni G. il proprietario delle Dune invece ha utilizzato l’acqua scooter perché non comprendevamo se fosse necessario un eventuale intervento in mare. Purtroppo però i nostri tentativi non sono serviti a nulla, e neppure il defibrillatore è riuscito ad animare quel giovane marito e padre e ridare speranze a quella moglie ed a quella figlia, sferzate in pochi minuti da un dolore insopportabile ed inimmaginabile. Un giorno di mare che in pochi minuti si è trasformato in una tragedia che non scorderanno mai per il resto della loro vita».
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