Otranto, senza parcheggi piovono multe: inferno di auto sulla via per il mare

Sosta selvaggia anche nella pineta
Sosta selvaggia anche nella pineta
di Elio PAIANO
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Lunedì 26 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:56

Una domenica da incubo a Otranto e il località Alimini. Centinaia, forse migliaia di auto parcheggiate lungo la litoranea (divenuta quasi inagibile già a metà mattina) polizia municipale e protezione civile a guardia delle pinete e pioggia di multe ai trasgressori. È l’anticipo di una stagione turistica infernale, quella senza i parcheggi per il mare

Boom di presenze

Il boom di presenze in riva all’Adriatico è atteso a luglio ma le premesse per quella che - in assenza di soluzioni al nodo della carenza di aree di sosta - potrebbe trasformarsi in una stagione turistica da incubo sembrano già esserci tutte. E sono gli stessi turisti a certificarlo. «Siamo di Roma, siamo tornati qui, ma è incredibile, perché quest’anno i parcheggi sono chiusi?».

Un automobilista è perplesso: «Sì sa se faranno le multe anche alle auto parcheggiate lungo la strada?”. I parcheggi sono chiusi, tutti. E a eccezione degli stalli annessi ai lidi balneari nessuna auto può entrare. A presidiare i varchi ci sono i vigili. «Siamo in sette qui ad Alimini, più 11 della Protezione Civile. Chiediamo di non entrare se non si hanno i permessi. Le uniche eccezioni ammesse sono i veicoli autorizzati per i lidi ed i portatori di handicap» dice il comandante della Polizia municipale di Otranto, Luigi Pezzulla. Ma in molti chiedono di entrare. E pur di accaparrarsi uno stallo c’è chi fa ricorso alle più classiche scuse: «In tanti dicono di non aver ancora ritirato il pass, oppure di avere un parente portatore di handicap».

Il ricordo degli anni Ottanta

Uno stato di cose per certi versi molto simile a quella degli anni ‘80 quando i turisti inferociti buttarono giù sbarre e gard rail per entrare liberamente in pineta e tra le dune. Fatti che portarono alla chiusura definitiva delle pinete e all’istituzione dei parcheggi temporanei. Ora, a distanza di 40 anni neanche un’auto in Baia dei Turchi e quelle di Alimini non autorizzate ricevono, senza sosta, multe da 50 euro l’una. Il vero caos, tuttavia, si registra lungo la litoranea. Le auto parcheggiate al limite delle carreggiate sono migliaia e il pericolo è concreto. La litoranea è bloccata: passa un’ambulanza, per fortuna va verso Otranto e non verso Alimini, altrimenti rimarrebbe intrappolata. Anche a Porto Badisco e nei pressi del lago di Bauxite è caos totale. È certo che nessuno giungerà mai a fare le multe, nemmeno a chi scende in acqua con l’auto sul margine dell’alluvione (dove è vietato anche il transito pedonale). 

Compito arduo presidiare 30 chilometri di costa

Si capisce che presidiare 30 km di costa è un compito arduo, se non impossibile, allora si comprende come la ricerca di una soluzione sia una vera e propria corsa contro il tempo. Qualche passo in avanti potrebbe registrarsi, tuttavia, già nelle prossime ore. Oggi il sindaco Francesco Bruni ha convocato il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno, proprio l’approvazione (con proroga) dei parcheggi temporanei cittadini; l’approvazione di quelli temporanei extra cittadini dall’Orte ad Alimini a Badisco, con uno schema di convenzione per i privati. Ma, per essere chiari, ciò non permetterà l’immediata riapertura, perché serve un ulteriore passaggio. L’intero schema va assoggettato alla procedura di Valutazione Ambientale da parte della Provincia, inoltre, i singoli operatori devono ottenere la Vinca se in area vincolata. Ecco, quasi il 90% sono in area vincolata. Il Comune cercherà di far anticipare le aperture a chi è fuori dai Siti d’Interesse Comunitario e Parco, di recuperare spazi a parcheggio nelle strade di penetrazione ai villaggi turistici, ma per risolvere serve altro. E questo avverrà domani quando, in Consiglio Regionale, si determinerà se e come far aprire i parcheggi degli scorsi anni, in forma ridotta (250 auto massimo) giusto per far passare questa stagione estiva. Insomma, mantenendosi lontani dalle pinete, con massimo 250 auto, adottando tutte le misure di sicurezza, si potrebbero recuperare quasi la metà dei posti auto ora svaniti. 

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