«Tagliò la strada all'auto e fuggì»: c'è un altro indagato per la morte della 17enne Siria

«Tagliò la strada all'auto e fuggì»: c'è un altro indagato per la morte della 17enne Siria
di Erasmo MARINAZZO
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Sabato 23 Novembre 2019, 09:07

Il nome di un altro automobilista è stato iscritto nell’inchiesta sull’incidente stradale ad Alessano della sera di Halloween in cui perse la vita la 17enne Siria Fanciullo. Si tratta dell’uomo alla guida del monovolume Vokswagen Sharan che procedeva nella direzione di marcia contraria a quella della Renault Clio che si schiantò contro il muro di recinzione della ferramenta Bernardi.

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Quarantasette anni, di Alessano.M.T. risponde di omicidio stradale e di omissione di soccorso nel fascicolo del pubblico ministero della Procura di Lecce, Donatina Buffelli. E’ stato individuato attraverso le telecamere del sistema di videosorveglianza della ferramenta, che hanno ripreso la Sharan svoltare a sinistra prima del passaggio della Clio. Come se le avesse tagliato la strada. Che è poi la ricostruzione dell’incidente che ha sostenuto sin dal primo momento Walter Alfarano, 27 anni, cognato di Siria, al volante della Clio quella sera per raggiungere dalla loro Presicce un ristorante di Tricase insieme alla moglie Luana Fasano, 26 anni, ed a G.F., 16 anni, (entrambe sorelle della vittima): «Una macchina ha svoltato a sinistra e mi ha tagliato la strada».

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Parole che hanno trovato conferma nella testimonianza dell’automobilista che seguiva la Clio. Dunque, il riscontro fornito dal testimone ha fatto venire meno la possibilità che la versione fornita da Alfarano fosse stata di comodo per attenuare le sue responsabilità visto che è stato indagato - un atto dovuto - per l’ipotesi di reato di omicidio stradale. Ed è per questo che i carabinieri della stazione di Alessano hanno continuato ad indagare. Trattandosi di un piccolo Comune, e grazie anche alla conoscenza del territorio, è bastato riconoscere il modello dell’auto per capire a chi appartenesse e chi la stesse guidando quella sera:M.T.

L’uomo è stato convocato in caserma con l’assistenza del legale, l’avvocato Luigi Piccinni. E ha confermato che era lui al volante della Sharan e che effettivamente aveva svoltato a sinistra all’altezza della ferramenta. Tuttavia M.T. ha sostenuto di non avere tagliato la strada alla Clio perché sarebbe stata ben lontana dal punto in cui ha svoltato. Per sostenere, in altre parole, di non avere avuto alcuna responsabilità nello schianto della Clio sul muro. E di non essersi accorto di nulla. Insomma, la verità è ancora tutta da accertare. La Procura quasi certamente affiderà una consulenza ad un esperto di incidenti stradali, una consulenza estesa alle parti.

La famiglia di Siria è assistita dallo studio dell’avvocato Giovanni Chiffi.

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