Ancora un incidente stradale nel Salento: investito davanti a casa sua, grave un ragazzino di 15 anni. Operato alla testa

Ancora un incidente stradale nel Salento: investito davanti a casa sua, grave un ragazzino di 15 anni. Operato alla testa
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Martedì 23 Giugno 2020, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 17:10

Ennesimo incidente stradale nelle scorse ore nel Salento. Stavolta a restare ferito gravemente è un ragazzino di 15 anni, di Guagnano. L'adolescente è stato trasportato in codice rosso, da un'ambulanza del 118, all'ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove è ricoverato con prognosi riservata: è stato operato alla testa per un vasto ematoma. Le sue condizioni restano critiche.

L'incidente è avvenuto ieri sera poco prima della mezzanotte a Guagnano. Il ragazzino, a quanto si apprende, è stato investito davanti casa sua, lungo la strada che conduce a Villa Baldassarri, all'altezza di un incrocio mentre era in sella alla sua bicicletta, una mountain bike. Stava rincasando quando, per cause ancora da accertare, una Atos di colore rosso lo ha travolto. Alla guida, una donna. 

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Sono intervenuti i carbinieri del Nucleo operativo raiomobile della Compagnia di Campi Salentina e della stazione di Guagnano, per ricostruire la dinamica ed individuare le eventuali responsabilità. Aggiornamenti nelle prossime ore.

Una notizia che non fa che alimentare il fuoco della preoccupazione, alla luce del drammatico bilancio tracciato in questi giorni nella provincia leccese. Quattro morti in sette giorni. Ognuno con la sua storia carica di tragedia, quegli incidenti che hanno ricollocato il tacco d'Italia ai vertici delle classifiche delle troppe vite lasciate sull'asfalto. Un dato piombato con la violenza delle morti improvvise, dopo la revoca delle limitazioni alla circolazione stradale dei due mesi e mezzo di lockdown da coronavirus.

L'ultima vittima porta il nome di Tommaso Verdoscia, 49 anni, di Sternatia, poliziotto della Questura di Lecce. Tommaso stava raggiungendo la Prefettura per prendere servizio a mezzanotte fra domenica e lunedì, quando la sua Fiat Punto si è schiantata contro una Volkswagen Golf lungo la Maglie-Lecce, all'altezza del parco commerciale di cavallino. È morto poco dopo la mezzanotte in ospedale, quest'uomo. Al Vito Fazzi dove per anni aveva prestato servizio al Posto fisso di polizia.

Domenica, poco aveva perso la vita Francesco Guarnieri, 42 anni, di Campi Salentina, mentre attraversava la sua città in sella ad una motocicletta Yamaha V Max 1200. Sabato la morte si era portata via Alessio Quarta, 20 anni, di Carmiano, mentre era in giro con un amico sulla San Cataldo-San Foca alla guida di uno scooter Yamaha T Max.

Gli otto giorni di morte e dolore erano iniziati la sera di domenica 14 giugno: a Lecce, su via Rapolla, aveva perso la vita Luna Benedetto, 15 anni, studentessa del liceo classico palmieri e ballerina di danza classica: seduta sul sellino posteriore di una Vespa guidata da un coetaneo, è stata sbalzata in aria da una macchina mentre insieme stava facendo ritorno nella sua casa con le pizze appena comparate.

Tommaso andava al lavoro, Francesco era in giro per le strade in cui era cresciuto, Alessio si godeva la litoranea lungo le Cesine, Luna la gioia di cominciare a fare le cose dei grandi insieme con i suoi coetanei. Storie di vita ordinaria e che, per questo, riverberano nelle coscienze di chi quelle storie le ha vissute, le vive personalmente o di riflesso attraverso gli amici, i parenti ed i figli: si va al lavoro in macchina, si fa una passeggiata in motocicletta, si va in giro in scooter con gli amici.

Su ognuno di questi incidenti sono in corso le indagini della magistratura per stabilire se e quali responsabilità siano ravvisabili, se si sia trattato di fatalità o se siano sorti dei dubbi meritevoli di approfondimenti. È il caso dell'incidente in cui è rimasto vittima il poliziotto Tommaso Verdoscia: la Golf precedeva la sua Punto, da stabilire se l'impatto sia avvenuto dorante un sorpasso visto che la prima macchina ha riportato danni sulla fiancata sinistra. Se ne stanno occupando i carabinieri della stazione di Cavallino coordinati dal pubblico ministero di turno della Procura di Lecce, Stefania Mininni.

Oggi gli investigatori acquisiranno i filmati degli impianti di videosorveglianza delle rivendite più prossime alla superstrada, con l'obiettivo di chiarire la dinamica dell'incidente. Intanto il conducente della Golf è stato iscritto sul registro degli indagati per l'ipotesi di reato di omicidio stradale. Un atto dovuto, come del resto o è accaduta per il 39enne alla guida della Renault Megane che travolse lo scooter e la vita giovane e acerba di Luna Benedetto. E indirettamente, una parte di quella della sua sorella gemella Ginevra.

Fu un giorno di infinita tristezza, quello della scomparsa di Luna.

Uno di quei giorni in cui in tanti si sono chiesti: perché? Ed è la stessa domanda che ieri mattina si sono posti i tanti poliziotti della Questura di Lecce, i colleghi di Tommaso. Un messaggio di cordoglio è arrivato dal sindacato Mosap (Movimento sindacale autonomo di polizia): «Possa giungere alla famiglia del collega Tommaso Verdoscia, il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. Queste sono notizie che non vorremmo mai leggere. Il collega stava per iniziare il suo turno di notte, quando un terribile incidente lo ha portato via per sempre all'affetto dei suoi cari e dei suoi colleghi. Tutto il Mosap si stringe forte alla moglie, alla madre e a quanti gli hanno voluto bene, con la promessa che non saranno mai lasciate sole. La polizia di Stato sarà per sempre anche la loro famiglia». Lo dichiara Fabio Conestà, segretario generale del Mosap. La prevenzione? I controlli? Ci sono. Ma davanti a certe tragedie non sembrano mai abbastanza.

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