Indagini tramite georadar e carotaggio per passare ai raggi "x" il terreno e progettare al meglio il futuro terminal della città che sarà in grado di ospitare mille posti auto. Hub dell'intermodalità all'ex Foro Boario: partono i primi sondaggi geologici per la verifica preventiva dell'interesse archeologico del sottosuolo. Prende il via il percorso per il mega restyling del City Terminal di Lecce, finanziato con 29 milioni di euro dal Governo tramite il Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo) Brindisi-Lecce-Costa Adriatica.
Obiettivo è la realizzazione di un punto di connessione destinato a essere il terminal di raccordo con i principali poli di trasporto a livello nazionale (aeroporto, stazione, porto), per dotare Lecce di uno "scalo" di interscambio e di una velostazione nel punto di accesso alla città, che consenta lo snodo del traffico pubblico e privato verso la costa e verso l'area Sud del Salento.
Il progetto
Il progetto prevede una razionalizzazione delle differenti tipologie di trasporto su gomma.
E oggi si procede con i primi passi. Il settore Lavori pubblici ha affidato una serie di ispezioni geologiche ai fini della verifica preventiva dell'interesse archeologico del sottosuolo. Già dalla prossima settimana le ditte incaricate dal Comune procederanno con le prospezioni attraverso il georadar e i sondaggi a carotaggio (che hanno lo scopo di ricostruire il profilo stratigrafico del sottosuolo, mediante l'osservazione, la descrizione e il campionamento del terreno). Il tutto sotto la sorveglianza di un archeologo incaricato da Palazzo Carafa. Le indagini saranno utili per individuare e localizzare anche eventuali sottoservizi, strutture, reperti archeologici e cavità ubicate nel sottosuolo. Le analisi del terreno, così, permetteranno di progettare al meglio la riqualificazione dell'area, senza sorprese. Le indagini dureranno una ventina di giorni e si procederà per step. L'amministrazione, infatti, ha deciso di non occupare l'intero perimetro (che avrebbe provocato la perdita dei parcheggi del Foro Boario) ma di procedere per step, occupando piccoli tratti così da limitare i disagi. Non è da escludere interventi in notturna. Una volta concluse le operazioni sarà redatta una relazione ad opera dell'archeologo che servirà al Comune per avviare la fase progettuale.
Il punto di forza, come detto, sarà la creazione dei 1000 nuovi stalli con tipologie di sosta oraria a rotazione o in abbonamento. L'area, poi, accoglierà un'autostazione di interscambio con biglietterie, sale d'attesa, bagni pubblici; 10 stalli per arrivo e partenza autobus ed articolati; 20 stalli per la sosta dei bus e con posti a raso per la ricarica di autoveicoli elettrici. Inoltre, una velostazione, provvista di parcheggio custodito con 150 posti, con personale e sistema di videosorveglianza, servizi di officina e supporto tecnico.