Era stato portato a processo per circonvenzione di incapace e appropriazione indebita: per l'accusa, si era fatto intestare l'auto della sua convivente, per poi sottrarle materialmente la vettura. A. I., 62enne nato in Calabria e residente a Poggiardo, nei giorni scorsi è stato assolto perché il fatto non sussiste.
La sentenza
La sentenza è stata firmata dal giudice del Tribunale di Lecce Fabrizio Malagnino.
La difesa
Il giudice, accogliendo la tesi difensiva dell'avvocato Giorgio Caroli, ha assolto il 62enne da ogni accusa. Per quanto riguarda la circonvenzione d'incapace, ha sottolineato che l'uso dell'auto era saltuario e occasionale e che il passaggio di proprietà non si è mai perfezionato. La titolarità dell'auto, dunque, è sempre stata in capo alla donna. Per l'appropriazione indebita, invece, nel corso del dibattimento è emerso che, alcuni giorni dopo essersi allontanato con l'auto, l'uomo avrebbe comunicato alla 55enne l'indirizzo presso il quale aveva parcheggiato il mezzo. Aveva anche lasciato le chiavi nel portabagagli. È stata la donna, scrive il giudice nelle motivazioni, «a lasciar trascorrere diversi giorni prima di procedere al recupero dell'auto», tanto che, alla fine, della vettura non c'era più traccia, essendo stata con ogni probabilità rubata da qualche malintenzionato. Da qui l'assoluzione con formula piena dell'indagato.