"Chiesetta Balsamo trasformata in un deposito per le pattumelle della spazzatura"

La chiesetta Balsamo
La chiesetta Balsamo
di Stefano MARTELLA
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Mercoledì 16 Marzo 2016, 06:39 - Ultimo aggiornamento: 16:37
Contenitori multicolore per la raccolta differenziata sfilano di fronte l’antico altare in stile barocco. Poco più avanti ci sono una serie di banchi dove gli impiegati sbrigano le pratiche, la sala accanto è piena di bidoncini accatastati uno sopra l’altro, praticamente trasformata in un deposito. Intorno affreschi, capitelli e mura che trasudano storia, circondati da cassonetti per la spazzatura.
È questo l’attuale destino della chiesa Santa Maria di Pozzuolo, detta anche chiesetta Balsamo, restaurata nel 2009 con lo scopo di destinarla a contenitore culturale, con esposizione di mostre e attività ricreative. A distanza di sette anni, di cultura ne è rimasta ben poca tra le mura di questo gioiellino architettonico del 1500. Oggi è diventato il front office della Monteco, la ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, all’interno del quale si possono ritirare i kit per la raccolta differenziata.

Una destinazione che in molti ritengono inopportuna, non solo per il valore monumentale e religioso dell’edificio, ma anche perché un rione come San Pio, spesso lasciato nell’abbandono, potrebbe avere in quella chiesa una fonte di attrazione e decoro. A prendere posizione su questa vicenda e a denunciare lo stato dei luoghi sono Franco Salerno, rappresentante del Comitato per le Periferie, e Giovanni Castoro, ex presidente del Quartiere Rudiae – Ferrovia: «Hanno riempito di bidoncini della spazzatura una chiesa storica del quartiere - afferma Castoro - basta entrarci per rendersi conto dei cenni storici che cela quel luogo e dello sfregio che adesso è costretto a subire. Una capitale della cultura non può utilizzare un luogo storico così importante, che potrebbe dare lustro alla città, come posto dove concentrare l’attrezzatura per la raccolta differenziata. È un vero schiaffo alla memoria della città. Quell’edificio dovrebbe diventare un punto di riferimento culturale, non verso agli amici degli amici come è stato fatto in questi anni, ma messa a disposizione dell’intero quartiere». Inoltre Castoro si dice pronto a portare la vicenda all’attenzione di altri organi, è pronto a scrivere alla Soprintendenza e al Ministero dei Beni Culturali. «Li informerò di questa situazione e vedremo se è così normale usare una chiesa storica come centro di smistamento di bidoni per la spazzatura», conclude Castoro.

Della questione si occupata anche striscia la notizia, con un reportage dell'inviato pugliese Pinuccio dal titolo "Differenziata da Paura".
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