Dolore e lacrime al funerale del neonato morto in culla

Dolore e lacrime al funerale del neonato morto in culla
di Andrea TAFURO
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Sabato 17 Febbraio 2024, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 12:32

Campi Salentina in lacrime nel giorno dei funerali del bimbo di due mesi morto in culla lo scorso 14 febbraio. Un assordante silenzio al passaggio della piccola bara bianca questa mattina, che è entrara in chiesa per il rito funebre nella chiesa matrice di piazza della Libertà, celebrato dal parroco don Gianmarco Errico. Due le comunità distrutte dal dolore e in lutto per la tragedia: Campi Salentina, comune di residenza della famiglia, e Novoli, paese d’origine del padre del bambino.

L'inchiesta della procura


Un dramma su cui la Procura di Lecce ha aperto un'inchiesta. La pm Erika Masucci, ipotizzando il reato di omicidio colposo a carico di ignoti nel fascicolo d'indagine, ha anche conferito incarico al medico legale Roberto Vaglio che ha effettuato ieri l'autopsia.

Per i risultati dell’esame istologico, utile a comprendere le possibili cause della morte del bambino, bisognerà attendere tra i 30 e i 40 giorni.


Intanto le indagini muovono dal tragico episodio. Secondo quanto raccolto dai carabinieri, sembra che il bambino da alcuni giorni fosse sotto cura antibiotica per una bronchiolite, per cui pare fosse stato visitato anche in ospedale.
A lanciare l’allarme per i soccorsi la mattina di mercoledì scorso, attorno alle 8, è stata la giovane madre che nel controllare il figlio, (secondogenito), lo ha trovato privo di sensi nella culletta dove aveva trascorso la notte.

I soccorsi

La donna ha preso il bambino in braccio ed uscita sul pianerottolo del palazzo di via Manzoni, ha raggiunto la vicina abitazione di un medico di famiglia per chiedere aiuto. I primi soccorsi al bambino sono quindi prestati dalla professionista. In breve sul posto sono arrivati anche i sanitari del 118, un’ambulanza e due auto mediche partite da Lecce e Mesagne. Medici e infermieri intervenuti hanno provato per oltre un’ora a rianimare il neonato, ma il suo cuore aveva già smesso di battere. La famiglia del piccolo è assistita dall’avvocato Francesco Tobia Caputo.

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