Arnault, il re del lusso nel Salento tra le aziende di Filograna dove nascono le sue Dior

Arnault, il re del lusso nel Salento tra le aziende di Filograna dove nascono le sue Dior
Arnault, il re del lusso nel Salento tra le aziende di Filograna dove nascono le sue Dior
di Pierpaolo SPADA
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Giovedì 14 Settembre 2023, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 19:43

A Casarano lo sapevano da una settimana pure i muri. E solo gli istinti di conservazione di un patrimonio locale industriale così prezioso hanno prevalso su quelli di pubblicizzazione dell’evento che, pure, hanno trovato diffusamente sfogo già l’altro ieri sui sociali oltre che in “politica”. Il fondatore, chairman e ceo del gruppo LVMH, Bernard Arnault, martedì ha visitato gli stabilimenti amministrati dall’imprenditore Antonio Filograna Sergio in cui sono realizzate e prodotte le borse e le calzature del marchio Dior
Stiamo parlando dell’uomo che con il suo gruppo controlla oltre il 60% tra i più importanti brand del mondo. Ma l’interesse di LVMH in Puglia si estende anche al turismo: il gruppo Belmonte (che fa capo alla holding) ha rilevato a Ostuni l’antica masseria Le Taverne per farne un resort a 5 stelle.

Della «gradita visita» di Arnault a Casarano ne dà conto - interpellato - lo stesso Filograna, scandendone le tappe. Arnault è venuto nel Salento per vedere e toccare con mano i luoghi in cui i suoi “gioielli” prendono forma e vengono confezionati, sondare l’ambiente, guadare negli occhi le persone e tastare l’effettiva potenzialità di un intero ambiente. Filograna spiega che l’imprenditore francese si è presentato in Salento accompagnato da alcuni suoi stretti collaboratori, tra cui la figlia Delphine, presidente del brand Christian Dior, e la direttrice creativa Maria Grazia Chiuri.

E che durante la visita ha voluto conoscere le realtà manifatturiere del Gruppo Green Seagull - le aziende Manifattura Salento Af e la Antonio Filograna, ma anche la Leo Shoes - dove ha potuto ammirare l’ufficio stile e con curiosità anche il museo dedicato alla storia del Cavaliere Antonio Filograna, lo zio dell’attuale amministratore del gruppo, pioniere dell’industria calzaturiera salentina. 

I retroscena

Arnault ha insomma per la prima volta deciso di metter piede in quelle che a conti fatti sono tra le più importanti fabbriche europee per la realizzazione dei prodotti dei brand che il suo gruppo controlla. E particolare cura ha riservato all’osservazione dei nuovi spazi di produzione ricavati da Filograna ad Alessano nel complesso immobiliare inaugurato tre mesi fa che sorge in continuità col vecchio tabacchificio, anch’esso in via di recupero. 
«È stato un onore e un privilegio per il nostro Gruppo - spiegano da Green Seagull -, aver avuto modo di rappresentare al signor Arnault le varie attività industriali, mettendo in risalto le qualità del nostro territorio e soprattutto l’efficienza, il know how e la professionalità dei nostri artigiani. L’interesse del signor Arnault per queste realtà produttive è motivo di orgoglio per il nostro gruppo aziendale, per il nostro presidente Antonio Filograna Sergio e per tutti i suoi collaboratori, ed è sicuramente una grande rappresentazione di stima per l’impegno, la passione e la dedizione che in questi anni sono stati profusi per realizzare nel Salento prodotti di eccellenza». 
Una visita. Uno sguardo approfondito a luoghi e persone. Ma nessun riferimento agli investimenti: «Non se n’è parlato proprio. Né di quelli in corso né di quelli futuri». D’altro canto, la collaborazione con il brand Dior è iniziata in piccolo 8 anni fa, si è rafforzata negli anni, al punto che nel 2021 Filograna ha dedicato al brand un intero stabilimento, e sta proseguendo senza interruzioni. «Ovviamente, auspichiamo che il rapporto che abbiamo stretto possa ulteriormente svilupparsi e sia foriero di nuove opportunità», riferisce Filograna. Che per la prima volta ha stretto la mano ad Arnault, pur ospitando ogni settimana una delegazione di Dior in fabbrica. Sneakers, borse e, da un mese - all’interno dell’Af Filograna ad Alessano - anche le calzature formali da donna. A Dior l’imprenditore di Casarano ha dedicato un’intera filiera che di fatto struttura in Salento, Puglia e Italia un polo esclusivo di riferimento per il brand francese, nell’ambito di quello generale delle calzature che da ormai 12 anni opera a Casarano condotto da Filograna al servizio di almeno altri 15 brand internazionali del lusso. 

Sotto l’insegna “Green Seagull” è stato eretto un vero e proprio impero capace di affermarsi sulla scena nazionale e internazionale con un fatturato di 250 milioni di euro, al netto dell’attività realizzata anche in Albania con le centinaia di braccia e teste impiegate (in Time10) nella produzione prevalente di tomaie. In tutto, quasi 1.500 dipendenti che ogni giorno progettano e producono con le proprie mani o applicati a macchinari e nuove tecnologie elementi dal valore commerciale sempre più ampio e capaci di donare all’élite che l’indossa anche identità e personalità. Tutti tecnici, operai e modellisti che si aggiungono ad almeno altri 4mila colleghi sparsi in tutto il distretto della moda salentino che, pur in leggera flessione in questa fase a causa della riorganizzazione di diverse case di moda, si è riconquistato un posto di prestigio nelle scacchiere produttivo del lusso.
A Filograna e al suo staff i complimenti provenienti anche da Confindustria Lecce: «La visita di Arnault è un successo per Leo Shoes, il Tac e il territorio. È la conferma della crescita e della competitività di un comparto straordinario, fatto da capitani coraggiosi di grande lungimiranza, ma anche di mani preziose che lavorano con qualità e attenzione per il lusso internazionale. L’auspicio è che il contesto territoriale sia accogliente per queste imprese e allo stesso tempo trampolino di lancio per ulteriori investimenti».

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