«Giuro di mettere la testa a posto». Arrestato per droga torna in libertà

«Giuro di mettere la testa a posto». Arrestato per droga torna in libertà
di V.Val.
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Martedì 5 Gennaio 2016, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 14:36
Ha promesso che lavorerà come carpentiere o cameriere per il bene della sua famiglia, anche perché presto diventerà nuovamente padre. E si è ripreso la libertà. L'unico obbligo che dovrà rispettare Gianluca Santo De Vitis, il 26enne originario di Gallipoli ma residente ad Alliste arrestato cinque giorni fa per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sarà quello di dover mettere la sua firma (tutti i giorni dalle 12 alle 13, eccetto il sabato e la domenica) presso la stazione locale dei carabinieri.

Lo ha deciso ieri il gip Vincenzo Brancato al termine dell'interrogatorio di convalida, durante il quale l'indagato, alla presenza dell'avvocato difensore Giacinto Mastroleo, ha spiegato di aver prodotto lui la marijuana trovata dai carabinieri nel suo appartamento e nel garage, ma solo per farne uso personale. Pur constatando la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e la precedente condanna a cinque mesi di reclusione (già passata in giudicato) sempre per droga, il giudice ha attenuato la misura, valutando positivamente i buoni propositi di De Vitis che ha manifestato la volontà di rimboccarsi le maniche per la compagna e per i figli. E il giudice, nella sua decisione, ha voluto sottolinearlo: le “pressanti” esigenze economiche della famiglia hanno pesato sulla scelta della scarcerazione.


In casa dell'uomo i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Casarano si erano presentati dopo aver ricevuto una “soffiata” sulla presenza di armi, munizioni o materiale esplodente detenuti illegalmente. La perquisizione ha invece consentito di recuperare oltre 300 grammi di marijuana, parte della quale, 8 grammi avvolti in un fazzoletto sul camino in cucina, era stato lo stesso De Vitis a consegnarla spontaneamente.

Sempre in cucina, gli investigatori avevano trovato e sequestrato materiale ritenuto utile all'attività di spaccio: due rotoli di nastro isolante di colore nero, un grinder usato di solito per tagliuzzare la marijuana, alcuni ritagli di cellophane di colore bianco a forma circolare e un bilancino di precisione. Il grosso della droga però era stato custodito nell'auto, una Fiat Punto, parcheggiata nel garage di pertinenza dell’abitazione: sul sedile, in una scatola di cartone da scarpe avvolti in un sacchetto nero da spazzatura c'erano 345 grammi di “erba”. Informato il pm di turno Carmen Ruggiero, il 26enne era stato così accompagnato nel carcere di “Borgo San Nicola”, ma da ieri è tornato un uomo libero.
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