Affitti, un salasso del 25%, studenti di nuovo in tenda a Lecce/L'ironia nel cartello

Affitti, un salasso del 25%, studenti di nuovo in tenda a Lecce: «Da Roma solo promesse»
Affitti, un salasso del 25%, studenti di nuovo in tenda a Lecce: «Da Roma solo promesse»
di Mattia CHETTA
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Lunedì 25 Settembre 2023, 21:03 - Ultimo aggiornamento: 21:04

«Contro il governo di Giorgia Meloni e contro gli affitti in nero»: studenti e Unione degli universitari (Udu) tornano a mobilitarsi, occupando piazze a plessi universitari di tutta Italia. Un coro di proteste che nella mattinata di ieri si è levato anche da Lecce
Megafoni accesi e tende montate anche per il sindacato studentesco di UniSalento che ha manifestato a “Studium 2000” puntando il dito contro l’esecutivo guidato dalla presidente Giorgia Meloni. Al centro della questione, «la mancata introduzione di una chiara strategia sugli alloggi universitari e gli affitti e lo spreco di risorse importanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza». Non solo. Universitari in rivolta anche per il caro libri e la carenza di finanziamenti utili ad allargare la platea di beneficiari per le borse di studio. Ma è sul fronte alloggi che anche nel capoluogo salentino gli studenti denunciano i disagi più significativi. Rispetto allo scorso anno, infatti, i prezzi degli alloggi privati sono lievitati del 25% circa anche a Lecce. E se a San Pio il prezzo di mercato di una singola attualmente oscilla tra i 230 e i 250 euro mensili, le tariffe sono state ritoccate al rialzo anche per appartamenti e camere nel quartiere Santa Rosa o in piazza Mazzini. Costi ai quali naturalmente vanno aggiunte le spese per le utenze domestiche. 

Il salasso

Un vero e proprio salasso con cui studenti e famiglie ora devono fare i conti.

Ma il rischio di non riuscire a coprire le spese per il diritto allo studio è concreto. Secondo la ricerca nazionale condotta da Cgil, Udu e Sunia, infatti, uno studente su tre non riesce a sostenere i costi per il vitto e alloggio. Il 29% degli universitari ha dichiarato di essere in grave difficoltà economica nel pagare affitto e bollette mentre per 56% degli studenti i costi da sostenere sono troppo elevati, anche se le problematiche non sono soltanto di natura economica. Infine, il 47% degli iscritti riscontra “condizioni non dignitose” negli appartamenti messi a disposizione per l’affitto e il 41% che denuncia la carenza di alloggi pubblici. 

«A fronte dell’indifferenza del governo – ha annunciato Sabrina Loparco, coordinatrice di Udu Lecce – non staremo zitti. Siamo pronti a tornare in piazza anche qui a Lecce, manifestando il nostro dissenso e avanzando una serie di proposte per affrontare il caro studio e l’emergenza abitativa. La giornata di oggi ne è un esempio: ci dimostriamo vicini alla manifestazione nazionale tramite un atto metaforico. La tenda, ormai simbolo di questa campagna, accompagnata da un manifesto che raccoglie delle caratteristiche discriminatorie che, se pur ironiche, rappresentano le assurde richieste che studenti e studentesse si ritrovano a leggere molto spesso negli annunci. Di fatti – ha concluso Loparco – la maggior parte delle richieste è rivolta a sole studentesse; non mancano poi, a seconda dei territori, annunci razzisti o discriminatori». 

A sostegno della protesta anche Sinistra Italiana che, per voce del segretario provinciale Danilo Scorrano, solidarizza con gli studenti chiedendo alle istituzioni locali un programma di raccordo che il diritto allo studio venga garantito ovunque. «Da sempre, come Sinistra Italiana, lamentiamo la mancanza di coordinamento tra i vari enti, università e amministrazione comunale, per restare nell’ambito cittadino. Coordinamento utile e necessario per cercare soluzioni possibili e strategie che nel breve-medio termine, vadano incontro alle legittime richieste degli studenti di UniSalento. Già nel maggio scorso, con la nostra parlamentare, Elisabetta Piccolotti, interrogammo la ministra Bernini sul paventato aumento delle tasse. Inoltre – ricorda ancora Scorrano – una nostra proposta di iniziativa popolare, supportata da una raccolta di firme, “Next generation tax”, chiede di utilizzare fondi rivenienti da un prelievo fiscale sui grandi patrimoni da reinvestire in formazione e diritto allo studio, istruzione gratuita dall’asilo all’università e trasporti gratuiti per gli studenti». 
Intanto già nel pomeriggio di oggi studenti e sindacati torneranno a Studium 2000, per un’azione di informazione e volantinaggio sul problema che coinvolge gli oltre 7mila universitari iscritti a UniSalento.

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