Il paesaggio riletto dall'arte di Jolissaint e D'Agostino

Il paesaggio riletto dall'arte di Jolissaint e D'Agostino
di Carmelo CIPRIANI
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Sabato 27 Aprile 2024, 15:56 - Ultimo aggiornamento: 15:57
Si conclude oggi, dalle ore 19 alle 21, la residenza di Laure Jolissaint e Brita D'Agostino presso Domus Artist Residency, a Galatina. Uno spazio - che è anche un progetto - aperto all'ospitalità e alla sperimentazione, ideato e gestito dall'artista Romina De Novellis, collocato nel cuore del centro storico galatinese, alle spalle della Basilica di Santa Caterina. Ponendo in relazione tradizioni locali e pratiche sociali e culturali eterogenee, con uno sguardo particolare alle problematiche di genere e all'ecofemminismo, Domus dal 2019 porta in scena uno sguardo trasversale della contemporaneità, finalizzando media e linguaggi delle arti visive al prismatico racconto del quotidiano, tra conservazione ed emancipazione.
Le due protagoniste hanno vissuto per quattro settimane il territorio salentino connettendo le proprie ricerche alle suggestioni del luogo. L'artista svizzera Laure Jolissaint, da oltre un anno sta lavorando a un progetto di ricerca sull'espressione della sua voce in relazione al movimento del suo corpo. Innamorata degli ambienti acquatici, nel corso delle sue residenze lavora spesso sul mare, scegliendo di proposito quelle che le consentono di indagare questo ambiente. A Galatina l'artista ha unito queste due linee di indagine contaminando la ricerca sonora sottomarina con quella della sua voce, registrata in un ambiente con una forte connotazione tradizionale e un elevato valore simbolico quale quello di una chiesa. Se catturare i suoni prodotti all'interno delle grotte marine - sconosciute a chi proviene da una terra senza mare - le ha consentito di compiere un'esperienza unica, registrare la sua voce nella chiesa di Santa Maria della Grazia a Galatina ha suscitato in lei l'insolita sensazione di risonanza nel tempo e nello spazio, di connessione con il tutto.
Brita D'Agostino, docente e artista visuale statunitense, ha incentrato la sua ricerca attorno alla creazione di collage fotografici surreali e installazioni virtuali. Ha creato modelli 3D da scansioni fotografiche di oggetti naturali scoperti in città e nei dintorni, poi imbevuti di tinte oniriche e sovrapposti agli spazi urbani in modi inaspettati. Composizioni sospese tra reale e onirico, generate da una profonda riflessione sull'essenza mitica e simbolica di Galatina. Utilizzando la fotogrammetria, l'artista crea modelli 3D degli elementi naturali che popolano il paesaggio. Questi modelli vengono poi modificati, trasformati e integrati negli spazi della città attraverso la tecnologia della realtà aumentata. I collage di immagini che ne derivano compongono installazioni virtuali effimere, apparizioni fantasmatiche di elementi naturali che fluttuano nel paesaggio urbano. Vere e proprie visioni che si impongono con la stessa forza di immagini taumaturgiche e riti catartici. Ingresso libero con tessera associativa annuale di 5 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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