Stp, fari sulle corse fantasma inserite in bilancio. I sindacati: «Non colpevolizzare gli autisti»

Stp, fari sulle corse fantasma inserite in bilancio. I sindacati: «Non colpevolizzare gli autisti»
di Francesco TRINCHERA
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Giovedì 19 Ottobre 2023, 08:01

Sul caso delle presunte anomalie sulle corse extraurbane di Stp, che ha portato la Provincia di Brindisi a decidere di non approvare il bilancio della società per il 2022, sindacati e consiglieri provinciali chiedono che si tutelino l’azienda ed i lavoratori che hanno operato correttamente. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno espresso la propria preoccupazione per quanto emerso dopo la discussione nel consiglio provinciale di lunedì, in risposta all’ordine del giorno del consigliere Luciano Cavaliere. 

Il presidente della Provincia 


Le accuse del presidente della Provincia, Toni Matarrelli, che ha parlato di un impatto consistente sul bilancio delle possibili corse fantasma, «necessitano – hanno scritto i sindacati - a nostro avviso di approfondimento da parte delle autorità competenti che sapranno far luce su quanto realmente accaduto».

Le stesse accuse, ancora non accertate, «non possono però preventivamente ricadere sui dipendenti che diligentemente, ogni giorno, svolgono il loro compito nelle mille difficoltà che questo lavoro comporta e con l’obiettivo di garantire un servizio essenziale ai cittadini ed all’intera comunità». 

Il tutto anche alla luce delle dichiarazioni del presidente di Stp Salvatore Tomaselli, per il quale l’impatto sarebbe minimo «dopo le approfondite verifiche effettuate dal collegio sindacale».

Le organizzazioni sindacali hanno ricordato di aver chiesto un incontro a Matarrelli, non appena è stato reso noto che in consiglio si sarebbe discusso «sulle ricorrenti voci rispetto alla situazione della società Stp sopra descritta e palesata pubblicamente ieri (lunedì, ndr)». Nel colloquio subito dopo il consiglio, sono state espresse «tutte le nostre perplessità e preoccupazioni sulla grave situazione venutasi a creare, che costituisce fonte di disagio per il personale dipendente tutto. Il continuo rinvio del bilancio potrebbe causare numerose problematiche come un possibile ritardo nel pagamento delle retribuzioni, mettere a rischio investimenti e l’intera riorganizzazione aziendale bloccata da tempo che, a nostro avviso, non è più rinviabile, al fine di poter offrire anche un servizio migliore all’intera comunità».

Il pagamento degli stipendi


Matarrelli ha rassicurato le organizzazioni sindacali «sulla regolarità del pagamento degli stipendi ed ha garantito che le verifiche in atto non avranno risvolti negativi sul personale dipendente e non incideranno in alcun modo sul normale proseguo delle attività aziendali». I sindacati hanno assicurato la loro presenza nel prossimo consiglio provinciale del 23 ottobre nel quale, come detto durante quello che si è svolto lunedì, ci sarà anche una conferenza dei capigruppo allargata a tutti i consiglieri provinciali che vorranno prendere parte ed ai quali sarà fornita tutta la documentazione e quindi la Provincia si riserverà le azioni da intraprendere in vista dell’approvazione del bilancio. Infine, i sindacati chiedono «un confronto urgente tra società, enti soci ed organizzazioni sindacali, che dovrebbe essere il normale tavolo di confronto». Anche Cavaliere interviene sulla questione, ricordando che per la prossima seduta ha presentato la richiesta di convocazione dei vertici aziendali Stp, del collegio dei sindaci e del socio minoritario «perché le dichiarazioni di ambedue le parti, del Presidente Matarrelli e del Presidente Tomaselli, rappresentano uno spartiacque da cui non si può più tornare indietro». Il capogruppo per Fratelli d’Italia sostiene che, oltre che sul piano tecnico (per accertare le diverse responsabilità) « sul piano politico non si può fare finta della disparità di vedute tra il consiglio di amministrazione dell’azienda e l’ente Provincia». In funzione di questo, «chiediamo al Presidente Matarelli di approvare il bilancio il prima possibile, senza per questo contraddire all’obiettivo primario di tutelare la legalità delle azioni in essere, ma di non perdere di vista l’intero settore con i suoi lavoratori, e di azzerare il consiglio d’amministrazione». Secondo le indagini interne, si stima che gli autisti coinvolti siano circa una trentina, con la mancata percorrenza di alcuni tratti o il salto completo di corse su linee extraurbane. Sia Matarrelli che Tomaselli avevano segnalato questi comportamenti in Questura. 

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