Decisiva per fermare i quattro e ricostruire l’intera vicenda, anche, lo scambio di messaggi tra gli arrestati, in cui sarebbero emersi elementi chiari sul loro piano di azione e sulla volontà corale di farla pagare cara alle due vittime, “colpevoli” di essersi intromessi su questioni da cui si sarebbero dovuti tenere lontani. Secondo quanto ricostruito dai detective del commissario Gianni Albano, Luciano Brandi di 23 anni, Rocco Galeone, di 25 anni, Mino Tateo 20enne, e Giuseppe Greco del 1994 si sarebbero resi protagonisti di una spedizione punitiva, ai danni dei due malcapitati, anche con l’utilizzo di mazze da basbeball.
Le indagini delle forze dell’ordine sono tutt’ora in corso per chiarire il movente che ha portato all’aggressione nei confronti di altri coetanei: non è escluso - secondo le inquirenti - che dietro tanta violenza possano occultarsi motivi legati al mercato della droga e relativi debiti non onorati. I quattro, dopo che il Pm di turno della procura di Brindisi Raffaele Casto aveva ritenuto validi gli elementi acquisiti contro di loro dal commissariato di Ostuni, sono agli arresti domiciliari.
Per le vittime, invece, 30 giorni di prognosi con ferite riportate anche in parti del corpo vitali. La richiesta d’intervento della Polizia era giunta dal pronto soccorso della Città bianca: qui si erano presentati i due giovani con escoriazioni, contusioni e ferite in tutte le parti del corpo. Nell’ospedale ostunese gli agenti hanno acquisito i primi elementi per avviare individuare gli aggressori. Le indagini sono partite ricercando i 4, poco più che 20enni, che erano stati segnalati a bordo di due auto.
Le autovetture sono state intercettate nel centro abitato di Carovigno: qui c’è stato anche un piccolo inseguimento e per i poliziotti non è stato facile fermare i presunti aggressori. Greco, Tateo, Galeone e Brandi sono stati, però, subito condotti negli uffici del commissariato di Ostuni. Qui gli investigatori sono riusciti a chiudere il cerchio su quanto era avvenuto solo poco tempo prima. I 4 - secondo gli elementi raccolti dalla Polizia - avevano pianificato l’intero raid punitivo. Dopo essersi incontrati in un bar hanno raggiunto l’abitazione della prima vittima, che sarebbe stata colpita da una serie di calci, pugni e schiaffi e da alcuni colpi di bastone all’altezza del viso e della testa.
Dopo il primo episodio, gli arrestati avrebbero raggiunto l’altro coetaneo nei pressi della villa comunale. Anche in questa circostanza sarebbe avvenuto un pestaggio. Nel mirino dei quattro c’era anche un terzo ragazzo: l’intervento della Polizia, con il fermo dei giovani, ha evitato, con ogni probabilità un nuovo grave ferito. Tre degli arrestati, sono stati condotti ai domiciliari. Giuseppe Greco è stato trasferito prima in carcere a Brindisi: successivamente dopo l’interrogatorio di convalida il Gip gli ha concesso gli arresti domiciliari. Indagini ancora in corso del commissariato di Ostuni per individuare i motivi alla base delle due aggressioni.