Si tratta per i lavoratori Dema. La cassa integrazione slitta al 25 gennaio

Si tratta per i lavoratori Dema. La cassa integrazione slitta al 25 gennaio
di Elda Donnicola
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Martedì 19 Gennaio 2016, 09:41 - Ultimo aggiornamento: 09:57
BRINDISI - Slitta al 25 gennaio l’avvio della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori di Dema, l’azienda del settore aeronautico in crisi dopo che Finmeccanica ha deciso di internalizzare le lavorazioni che fino a circa un anno fa venivano affidate da AgustaWestland all’azienda campana. Un rinvio non casuale visto che è stata programmata per oggi la riunione presso la task-force per l’emergenza occupazionale a Bari.

La richiesta della cassa integrazione straordinaria è stata formulata presso il Mercato del lavoro della Provincia da Dema senza la sottoscrizione delle organizzazioni sindacali e, al momento, non vi è garanzia di copertura finanziaria da parte del ministero competente. Nel frattempo i lavoratori attualmente occupati in Dema sono scesi da 138 a 118, «gli altri - spiega il segretario della Fiom Maurizio Sancesario - sono già a casa perché erano legati alla società campana da contratti a tempo determinato che nel frattempo sono scaduti». Quindi non saranno più una ottantina i lavori che, loro malgrado, dovranno restare a casa. «In cassa ne vanno 53 - riferisce Sancesario - un numero che viene fuori a seguito di un’analisi delle attività lavorative attualmente in essere nello stabilimento di Brindisi. Negli ultimi mesi molti lavoratori sono stati trasferiti da un reparto all’altro con il supporto di corsi di formazione per evitarne la fuoriuscita». Dunque, nello stabilimento ne resteranno 65. «Ancora non abbiamo l’elenco di coloro che dovranno andare in cassa - afferma il segretario Fiom - ma di sicuro toccherà a tutti coloro che non fanno parte del reparto meccanica».

Novità, queste ultime, che sono venute fuori a seguito di un incontro che si è svolto ieri pomeriggio tra il direttore del personale Adriano Buonanno ed i responsabili delle organizzazioni sindacali. Un incontro che era stato richiesto dai lavoratori dopo aver inscenato un sit-in davanti ai cancelli dello stabilimento venerdì della scorsa settimana.

I lavoratori ed i rappresentanti sindacali sperano ancora in una soluzione diversa dalla cassa integrazione che non a caso, forse, è slittata al 25 gennaio. Una soluzione infatti, potrebbe arrivare oggi proprio dalla Regione. «Domani (oggi per chi legge, ndr.) - sostiene Sancesario - dobbiamo verificare cosa mette in piedi la Regione per sostenere questa vertenza. Ci auguriamo che possa esserci la disponibilità a finanziare corsi di formazione che possano evitare il ricorso alla cassa integrazione straordinaria». Oggi a Bari ci saranno i rappresentanti sindacali non solo della categoria dei metalmeccanici, ma anche territoriali Michela Almiento ed Antonio Frattini per la Cgil, Piero De Giorgio per la Cisl, Antonio Licchello per la Uil. E per la Regione ci sarà l’assessore al lavoro Sebastiano Leo.

Un passaggio importante quello che si consumerà nel primo pomeriggio di oggi, perchè in vista dell’incontro che è stato fissato per il 29 gennaio presso il Ministero dello Sviluppo economico. A seconda della disponibilità della Regione e del cosa la stessa potrà mettere in campo, lavoratori e sindacati affronteranno l’incontro nella Capitale al quale è stata convocata anche Finmeccanica.
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