Minacce al candidato sindaco, imbrattata la tomba del padre

Minacce al candidato sindaco, imbrattata la tomba del padre
di Roberta Del Prete
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Sabato 21 Novembre 2015, 01:34 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 19:50

È stata imbrattata la lapide della tomba di Marco Mazzotta, padre di Lorenzo Mazzotta, candidato sindaco alle prossime elezioni comunale nel Comune di Cellino San Marco con la lista civica “L’impegno per il Comune”.

Un gesto che ha lasciato sbalordito il candidato che ha provveduto subito a presentare denuncia presso il Comando dei Carabinieri della stazione locale e ad informare la Procura della Repubblica e la Prefettura di Brindisi. «Non escludo che tale atteggiamento sia collegato alla mia candidatura – dichiara Lorenzo Mazzotta – avendo improntato il programma sulla legalità nel comune».

Secondo Mazzotta potrebbe essere una minaccia che qualcuno ha voluto fare nella maniera più indecorosa: oltraggiare la lapide di un caro.

Mazzotta si era recato presso il cimitero l’1 novembre alle ore 13.30 per far visita ai suoi cari in ricorrenza della festività degli Ognissanti.

Quel pomeriggio di fronte alla lapide del padre, che si trova all’interno dell’area denominata “Sezioni Combattenti e reduci di guerra”, il candidato sindaco non aveva notato alcuna anomalia.

Il giorno dopo alle ore 11.30 si è nuovamente recato presso il loculo paterno e qui ha trovato la lapide imbrattata di spray nero nella parte sottostante. Fortemente scosso per quanto accaduto, ha deciso di presentare denuncia presso la caserma dei Carabinieri di Cellino. «Questo gesto è fortemente oltraggioso – dichiara Mazzotta – specie perché chi ha agito ha intaccato la memoria di mio padre. Sono molto addolorato per quanto accaduto e spero che la giustizia faccia il suo corso».

Il dubbio che si è insinuato subito nei componenti della lista numero due, da subito solidali con il candidato sindaco e con la sua famiglia, è che qualcuno abbia voluto colpire nel vivo Mazzotta proprio perché ha improntato il programma politico sulla legalità, identificata come concetto cardine del proprio piano politico.

Un gesto vile che ha scosso i componenti della lista “L’impegno per Cellino” ma che non li ha scoraggiati perché tutti sono fermamente convinti del programma proposto e sperano nella fiducia dei cittadini. Nel frattempo i militari hanno avviato le indagini per cercare di ricostruire la vicenda e per identificare il colpevole che ha agito in maniera vile nei confronti del candidato sindaco.

Un clima sempre più rovente nella cittadina che si appresta alle elezioni amministrative che si svolgeranno il 15 novembre. Una data che segnerà la storia del paese che dopo un lungo processo di risanamento effettuato dalla Prefettura, in seguito allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, è chiamata alle urne per decidere a chi affidare il futuro dei cittadini. Gli elettori dovranno scegliere tra le cinque liste proposte e i 60 candidati. Solo chi riuscirà a creare una rete solida di consensi potrà provare a ricostruire un paese che ha voglia di rinascere e di non sentire più sulle spalle l’onta del passato.

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