Residenza per anziani, c'è il commissariamento: altri ospiti in ospedale

Residenza per anziani, c'è il commissariamento: altri ospiti in ospedale
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 19:22

Dopo che 102 tra ospiti ed operatori del centro anziani Il Focolare di Brindisi sono risultati positivi al coronavirus, la Asl ha chiesto e ottenuto dalla Regione il commissariamento della struttura mentre è cominciato il trasferimento dei primi pazienti presso l'ospedale Perrino, dove saranno ricoverati a causa del manifestarsi dei sintomi del Covid 19. E intanto, la politica chiede soluzioni, rassicurazioni e finanche l'intervento del ministro della Salute.

Allarme nella residenza per anziani: 102 casi a Brindisi tra ospiti e operatori sanitari

Nella mattinata di ieri, come detto, la Asl di Brindisi, a causa delle criticità riscontrate nella residenza sociosanitaria assistenziale Il Focolare, aveva inviato al dipartimento di Promozione della salute della Regione Puglia la richiesta di commissariamento della struttura. A renderlo noto era stato il direttore generale Giuseppe Pasqualone, dopo aver acquisito la relazione del Sisp, il Servizio di igiene e sanità pubblica della Asl. «In base alla nostra richiesta spiega Pasqualone sarebbe il personale della Asl a occuparsi dell'assistenza sanitaria e degli aspetti igienico-organizzativi, mentre resterebbero a carico del gestore i servizi di carattere logistico e alberghiero, dalla mensa alla pulizia».
Il provvedimento è stato adottato a seguito dell'incontro tenutosi nella giornata di lunedì tra il personale del Sisp e dello Spesal della Asl e l'area Manager del Focolare Srl, «durante il quale sono emerse le gravi carenze di personale sanitario a seguito di positività per Sars-Cov-2». La necessità di personale Asl avanzata dalla gestione, si legge nella nota dell'azienda sanitaria, «ha comportato la decisione di richiedere alla Regione il commissariamento della Rssa».

E in serata la risposta, del direttore del Dipartimento regionale alla salute, Vito Montanaro, che da seguito all'iastanza
«La struttura continuerà a garantire in tale regime transitorio i servizi di ordinaria gestione. Sarà a totale carico dell'Asl la gestione dei pazienti Covid presenti nella struttura che non necessiteranno del ricovero ospedaliero».
All'interno della residenza sanitaria socioassistenziale, infatti, nelle scorse ore è stata ufficializzata la presenza di un importante focolaio di Covid 19, nonostante la chiusura rispetto agli ingressi dall'esterno attuata fin dal 27 febbraio. I positivi, 102 in tutto, sono per la precisione 59 ospiti e 42 operatori . Già ieri Pasqualone aveva sottolineato che «i positivi sono sotto stretta sorveglianza sanitaria da parte di un pool della Asl». Nella giornata di ieri, invece, sarebbe dovuto partire il piano di emergenza per affrontare un'eventuale ospedalizzazione di più pazienti, con l'individuazione di posti letto di terapia intensiva e subintensiva e delle modalità del trasporto in ospedale. Poche ore prima del chiarimento della Asl, era stato il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, con una diretta Facebook, a provare a rassicurare i brindisini. «I dipendenti risultati positivi aveva spiegato sono stati messi in quarantena e sostituiti da altro personale, anch'esso naturalmente sottoposto a tampone».

Alla luce della situazione, il deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Mauro D'Attis ritiene «non più rinviabile un intervento diretto del ministro della Salute Roberto Speranza a cui in queste ore ho rivolto una apposita interrogazione». Nella richiesta di intervento urgente, l'onorevole D'Attis parla di «quadro molto preoccupante», riferendosi non solo alla situazione del Focolare. Per il parlamentare, «è di tutta evidenza che occorrerà una idonea ispezione che chiarisca anche se le procedure siano state correttamente eseguite, anche da parte del servizio pubblico, e se siano o meno stati sottovalutati i primi casi emersi».

Anche Pd, Italia Viva e L'Agorà della Sinistra di Brindisi criticano la gestione dell'emergenza. Il segretario cittadino del Partito democratico Francesco Cannalire chiede «scelte immediate e funzionali per non rischiare di far collassare il sistema sanitario locale», mentre i coordinatori provinciali di Italia Viva Alessio Carbonella e Tiziana Palmisano parlano della necessità di maggiore sorveglianza «per scongiurare una volta per tutte l'insorgenza di nuovi focolai». Infine, la Sinistra auspica «un più alto ed impegnato livello di intervento da parte della direzione generale Asl, che da tempo non brilla nel suo ruolo, e di tutta la struttura».

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