Nel Cie di Restinco due afgani sospettati di vicinanza alla Jihad

Il Cie di Restinco
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Sabato 2 Aprile 2016, 19:32 - Ultimo aggiornamento: 19:39
BRINDISI - Per un decreto di trattenimento del questore dell’Aquila due trentenni afgani su cui la Dda abruzzese sta compiendo accertamenti attenderanno al Cie di Restinco, alla periferia di Brindisi, la risposta dell’Italia alla loro richiesta di asilo politico.

La Digos dell’Aquila ha trattenuto i loro telefonini dopo che, mercoledì scorso, i due si sono presentati per formulare la richiesta finalizzata all’ottenimento dello status di rifugiati politici. A insospettire gli investigatori un passaggio in Belgio e in Francia, pochi giorni prima, e immagini di guerra e video inneggianti la Jihad memorizzati nei loro cellulari. Li assiste l’avvocato Cosimo Castrignanò che ha già formulato ricorso per Cassazione per impugnare il decreto di trattenimento e per ottenere che i due possano uscire dal Centro di identificazione e di espulsione. 
 
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