Arrivano i fondi per la nuova viabilità del quartiere Materdomini di Brindisi e l'allargamento del sottopasso

Il progetto per l'allargamento del sottopassaggio e per la nuova viabilità in zona Materdomini
Il progetto per l'allargamento del sottopassaggio e per la nuova viabilità in zona Materdomini
di Lucia PEZZUTO
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Lunedì 14 Novembre 2022, 05:00

Arrivati i finanziamenti per la messa in cantiere delle opere per la rigenerazione della zona Materdomini e della costa brindisina. Comincia a prendere forma il progetto presentato dal Comune di Brindisi per migliorare l’accessibilità e l’attrattività del litorale a nord di Brindisi, del Forte a mare e del Castello Alfonsino. Nei giorni scorsi si è svolto un primo incontro tecnico tra le parti interessate, ossia Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, ministero della Difesa, Onu, Aeroporti di Puglia, Enac, ministero dei Beni monumentali ed amministrazione comunale per definire il percorso progettuale. «Siamo in piena attività. C'è stato - ha sottolineato il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Tiziana Brigante - un confronto tra le parti. Se tutto va bene l’inizio dei lavori è previsto per marzo 2023».

L'allargamento del sottopasso

Il progetto in questione prevede una serie di interventi per i quali il Comune di Brindisi ha ricevuto un finanziamento attraverso i bandi per rigenerazione urbana del ministero dell’Interno. In particolare ci sono 4.2 milioni di euro per l’allargamento del sottopasso di via Materdomini, sino ad oggi considerato “un collo di bottiglia” per il traffico, visto che è un punto in cui la carreggiata si restringe e crea non pochi disagi agli automobilisti che si muovono soprattutto durante il periodo estivo per raggiungere le spiagge, oltre che il porticciolo turistico ed il Castello Alfonsino, nonché impiegata dalla centinaia di residenti e dagli amanti delle passeggiate al mare nei fine settimana fuori stagione. A causa delle ridotte dimensioni, infatti, il transito è gestito da un semaforo che garantisce la transitabilità a senso unico alternato. Il nuovo sottopasso da realizzare, invece, avrà una larghezza di 12 metri, quasi il triplo dell’attuale, ed un’altezza di 5 metri. Questo consentirà di realizzare due corsie per auto, eliminando il semaforo, ed anche una pista ciclabile bidirezionale della larghezza di 2 metri e mezzo.

La nuova viabilità

Ma negli interventi è previsto anche un’opera da 3.5 milioni di euro per la realizzazione di una “Zona 30” su tutta via Materdomini, che dunque è destinata a diventare una viabilità ad esclusivo servizio del quartiere. Per ottenere questo risultato, sono state individuate due nuove viabilità di contorno che si dirameranno dalla nuova rotatoria che sarà realizzata subito dopo il sottopasso: la prima è quella su via delle Intappiate, la strada attualmente in gran parte di terra battuta che passa sul retro dell’ex parco Babylandia e si affaccia sul lungomare all’altezza della ex stazione meteorologica, dove sorgerà la nuova parrocchia del quartiere. L’altra consiste nel prolungamento di via Torpediera Perseo, la strada che costeggia i cantieri navali attualmente senza uscita ma che il progetto prevede che si ricongiunga alla rotonda prima del sottopasso e che servirà anche via delle Intappiate. In questo modo, si potrà raggiungere la costa e la zona delle spiagge bypassando completamente il quartiere e riducendo dunque il traffico in transito tra le abitazioni ed i negozi in zona.

Una vera rivoluzione, attesa da tempo soprattutto dai residenti ma anche dalle tante persone che in estate vogliono godersi la bellezza della costa nord di Brindisi.

Non solo auto

Tutto questo tra l’altro si sposa con un altro progetto legato alla mobilità sostenibile, ossia la realizzazione di una pista ciclabile extraurbana. La pista ciclabile extraurbana, che sarà realizzata in un secondo momento, partirà dal Casale, raggiungerà Materdomini attraversando il sottopasso, percorrerà la litoranea lungo la strada provinciale 41 e rientrerà svoltando verso l’aeroporto per poi ritornare al Casale. Questa sarà realizzata per la maggior parte in sede promiscua, tranne alcuni tratti che saranno realizzati in sede propria. A tutelare l’incolumità dei ciclisti ci saranno i segnali visivi e bande rumorose che inibiscono la velocità delle auto che non possono superare i 30 chilometri orari.

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